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Mercoledì, 5 novembre 2014

In un Paese dove vince l’omertà di Stato…

vendola

Sulla drammatica morte di Stefano Cucchi non commento le parole vergognose di chi fa il sindacalista in un modo che trovo veramente privo di decenza. Sono invece molto contento delle parole del Presidente del Senato, che rivelano un problema che c’è nel nostro Paese, che è l’omertà di Stato.
L’Italia è un Paese che non ha il coraggio di approvare una norma contro la tortura ed è un Paese nel quale puo’ accadere, e ripetutamente accade, che persone che vengono affidate vive allo Stato, possano essere dallo Stato restituite morte ai loro famigliari.
La pena di morte in Italia non esiste, quindi anche una persona brutta, sporca e cattiva, di quelle che non piacciono ai sindacalisti di polizia maschi e virili, ha il diritto alla vita. Quando si parla di tragedie come questa, bisogna anche avere il sentimento della umanità in un Paese in cui molte volte la vita degli altri vale meno della vita nostra.

Commenti

  • massimo gaspari

    venga a carrara signor vendola, una citta’ spolpata dalle multinazionali e da una cricca di borhesia mineraria che vive di evasione fiscale e sangue operaio. parli di carrara come fosse la sua ultima alluvione, come se le interessassero i senza speranza che qui lei rappresenta con un consigliere comunale che vive di porto d’armi ed un contorno politico fatto di sgrassatori consociati di destra e di centro che ad ogni giro si alzano per accomodarsi alla mangiatoia attigua. venga a incontrare un sindaco relitto del psi cresciuto a lavori pubblici, mai abbastanza indagati, e clientele. dove la magistratura partorisce i suoi ferri del mestiere. dove anche l’anarchia s’e’ fatta qualunquismo e il giornalismo e’ solido fascismo interventista. venga a carrara dove il dissenso e’ torturato nella complicita’ indifferente di un popolo strafatto di televisione. venga per favore, la voteranno.

  • francesco

    Vendola non verrà a Carrara, almeno per le ragioni che esponi.E’ compromesso con quell’area politica detta di “centrosinistra” indifferente ai bisogni e alla dignità di chi lavora. Oggi più che mai il suo obiettivo e quello del suo giocattolo denominato Sel, è l’allargamento di quell’area affollata di “sgrassatori consociati” che dispensa cadreghe e rendite di posizione. Il fatto è che hanno smarrito e seppellito il valore fondante della liberazione dallo sfruttamento capitalistico: LA LOTTA DI CLASSE!