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Venerdì, 27 giugno 2014

Infortunio sul lavoro alla Marcegaglia di Ravenna: grave un trentenne. Sel: solo due mesi fa un incidente nella stessa azienda

Infortunio sul lavoro allo stabilimento della Marcegaglia in via Baiona. E’ successo giovedì mattina, intorno alle 7.30. Il ferito è un ragazzo di 30 anni. La dinamica dell’incidente è al vaglio ai Carabinieri, intervenuti sul posto insieme al personale della Medicina del Lavoro. Il malcapitato, dipendente della ditta “Russo Impianti” di Fornace Zarattini, stava effettuando dei lavori nel reparto di Zincatura. Si trovava su una piattaforma sopraelevata per riparare un macchinario, quando è volato a terra.

Tempestivo l’intervento dei sanitari del “118”, con un’ambulanza, l’automedica. Il paziente è stato rianimato e stabilizzato. Quindi è stato caricato sull’elicottero, per esser trasportato al trauma center dell’ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena con il codice di massima gravità. Lo scorso 8 aprile nello stesso stabilimento aveva perso la vita Lorenzo Petronici, dipendente della Cofari. A seguito dell’incidente il coordinamento nazionale di Fim-Fiom-Uilm aveva proclamato 4 ore di sciopero, chiedendo “un confronto sulle tematiche della sicurezza con maggiore determinazione rispetto a quanto fatto finora”.

«Chiediamo che sia fatta, in tempi rapidi, piena luce su quanto accaduto e siano accertate da parte delle autorità competenti tutte le responsabilità. Siamo in presenza di un altro tragico infortunio, nella stessa azienda, dove solo due mesi fa, ha perso la vita un operaio di 58 anni. È inquietante ed inaccettabile che a distanza di cosi poco tempo si ripetano episodi come questo» dichiara Cristina Liverani responsabile lavoro Sel E-R, «segno evidente di un peggioramento dei livelli di sicurezza, che vanno urgentemente verificati e controllati con più determinazione. Non è un caso che sia successo a due lavoratori entrambi dipendenti di imprese in appalto. Questa è la drammatica conseguenza di una logica imprenditoriale selvaggia, improntata  al massimo ribasso, che non solo riduce il salario e i diritti, ma mette a repentaglio quotidianamente la vita delle persone». 

 

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