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Giovedì, 21 gennaio 2016

La Consulta boccia lo Sblocca Italia dove non coinvolge Regioni su cantieri, piani ammodernamento ferrovie, programmi Enac-gestori

Consulta

L’approvazione dei progetti, dei piani di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e l’esame dei contratti di programma tra l’Enac e i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale deve avvenire con il coinvolgimento delle Regioni interessate. Con questa motivazione la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità delle misure sulle riapertura dei cantieri dello Sblocca Italia nella parte in cui non lo prevedono. La sentenza, la n. 7 di quest’anno, relatore il giudice Giorgio Lattanzi, è stata depositata oggi. Alla base, un ricorso della Regione Puglia che riguarda la tratta ferroviaria Napoli-Bari.

Ritenendo violati gli articoli 117 e 118 della Costituzione sulle competente Stato-Regioni, la Regione Puglia ha sollevato questione di legittimità costituzionale impugnando una serie di commi dell’art. 1 del decreto-legge 133/2014, lo Sblocca Italia, appunto. E in particolare le norme che si riferiscono alle opere della tratta ferroviaria Napoli-Bari; quelle che attribuiscono al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti la redazione del Piano di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria, per individuare le linee su cui intervenire con opere di interesse pubblico nazionale o europeo; e le misure che assegnano un termine acceleratorio ai fini dell’approvazione, da parte del Ministero dei contratti di programma tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e i gestori degli aeroporti di interesse nazionale.

La Corte ha ritenute fondate tutte e tre le questioni poste, disponendo, in sostanza, il coinvolgimento della Regione interessata per l’approvazione dei progetti; il parere della Stato-Regioni per il via libera al piano di ammodernamento delle opere; e il parere della Regione sui contratti di programma Enac-gestori.

«Sono orgoglioso di aver messo la mia firma su quel ricorso contro una legge sbagliata e autoritaria». Cosi Nichi Vendola, presidente di Sel dopo aver appreso della sentenza della Consulta sullo Sblocca Italia.

«La sentenza della Corte Costituzionale sul cosiddetto “sblocca Italia” – prosegue l’ex governatore pugliese- è un colpo duro alle pretese del governo Renzi di mettere la museruola alle comunità locali, e alla democrazia».

«Occorre al contrario – conclude Vendola – limitare lo strapotere delle lobbies economiche che pensano che i territori siano docile preda per le loro stagioni di caccia».