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Martedì, 8 aprile 2014

Le parole della ministra Guidi in merito alla FIAT sono un macigno sulla testa dei piemontesi

Alla luce della provenienza sociale e storico-politica possiamo comprendere le dichiarazioni della ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi che ha dichiarato che “un’azienda privata può fare quello che vuole”, ma non le condividiamo assolutamente. Crediamo invece che queste siano pericolose perché se dette da un rappresentante del Governo possono rappresentare una scappatoia per i vertici dell’azienda stessa.

E’ vero che la FCA di oggi non è la FIAT degli anni ’80 ed è altrettanto vero che l’azienda ha investito nel nostro Paese, ma la ministra deve tenere in considerazione due fattori: la casa automobilistica della famiglia Agnelli ha usufruito largamente dei contributi statali; le scelte dell’azienda hanno una forte ripercussione sul tessuto sociale piemontese e non solo.

La ministra ci deve dire se il tema della responsabilità sociale delle imprese è ancora centrale o se possiamo permetterci di dire a un imprenditore che essendo privato può fare quello che vuole perché in tal caso questa regola varrebbe anche per il gruppo Agrati, Electrolux e via dicendo. A nostro avviso quello della responsabilità sociale delle imprese è un tema centrale e ci attendiamo una ritrattazione da parte della ministra.

 

Commenti

  • francesco

    Egregia Cerutti, poichè sei impegnata in una dispendiosa propaganda personale (città tappezzate di manifesti) per le imminenti elezioni regionali piemontesi al seguito del carrozzone di Sergio Chiamparino -uomo delle banche, della Curia e pasdaran del TAV- a mio avviso non hai titolo per criticare la ministra Guidi, che per altro è stata messa lì apposta per difendere interessi di parte, e non per “il bene sociale del Paese”.