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Mercoledì, 30 aprile 2014

Le presunte scissioni di Sel e i tentativi di ostacolare la campagna elettorale per le europee

Simbolo-SEL-2014

Puntuale come il sole a primavera giunge il consueto articolo settimanale sulla scissione in Sel. Stavolta è ‘Il Fatto’ a cavalcare la presunta notizia, tirando in ballo tra l’altro parlamentari di Sel direttamente impegnati nella direzione del partito o altri ancora che, ad esempio, soltanto un anno fa esprimevano dubbi persino nel costruire alleanze con Bersani, Zingaretti e Marino perché affezionati all’autonomia di Sel.

Davvero poco credibile immaginarli oggi alla corte di Renzi, attrattore di molti trasformismi. Stanno già arrivando le smentite e altre presto arriveranno da parte di chi ingiustamente è stato tirato in ballo. Indiscrezioni di questa natura, fondate sull’anonimato, hanno il solo scopo di indebolire Sel e di ostacolare la campagna elettorale della lista Tsipras.

Sapremo dimostrare sul campo l’unità di Sel moltiplicando gli sforzi elettorali per L’altra Europa, unica vera opportunità capace di rompere la cappa dei populismi. Quello dall’alto di Renzi e delle larghe intese e quello dal basso del plebeismo sguaiato di Grillo. L’unica scissione in corso è quella tra palazzo e società italiana drammaticamente segnata da una crisi senza fine.

Commenti

  • Piero

    Anch’io ho letto l’articolo del Fatto Quotidiano.Al di la delle opinioni personali che posso avere su SEL, ritengo necessario puntualizzare alcuni fatti “indiscussi” che sono avvenuti e che mi fanno credere che quantomeno ci sia una sostanziale tensione nel dibattito nel Vostro partito. L’adesione di SEL alla lista di SINISTRA l’Altra Europa con Tsipras si è determinata nel corso del vostro ultimo congresso attraverso la votazione di una mozione che ha ottenuto la maggioranza dei delegati, che però ha prodotto diversi “malpancisti” a cominciare da G.Migliore.Altro “fatto” inconvrentibile riguarda la vostra alleanza nella elezione della Regione Piemonte che vi vede correre insieme al banchiere Chiamparino e contro la lista di SINISTRA l’Altro Piemonte.Bene,bravi,bis!! Quindi l’articolo del Fatto Quotidiano ci si avvicina quasi.E comunque se questo non corrispondesse alla verità, basterebbe che i “citati” dall’articolo stesso emettessero un comunicato collettivo per smentire…altrimenti sono tutte chiacchiere..

  • http://alessandrocerminara.blogspot.com Alessandro Cerminara

    Il comunicato collettivo l’hanno già emesso, e sta sotto di questo nella home page, basta leggere….

  • http://alessandrocerminara.blogspot.com Alessandro Cerminara

    Per il resto, Sel al congresso ha ribadito che la sua casa in Italia è il Centro-Sinistra. E’ la lista “l’altro Piemonte” che ha scelto una strada isolazionista e perdente che favorisce solo la destra. Ingroia 2 la vendetta?

  • Dario

    Spero che i malcontenti dell’adesione alla lista Tsipras sapranno ricredersi, anche nel remoto caso in cui non superassimo la soglia di sbarramento: mi dispiacerebbe dovermi ricredere su persone di valore come Boccadutri. Ci vuole una maggioranza PSE-GUE-Verdi a tutti i costi, sempre che i socialisti non preferiscano i popolari.
    E in Italia bisognerebbe lavorare ad un unico soggetto che inglobi Sel, RC (chi ci sta) e fuoriusciti del PD (qualora ne avessero il coraggio e la dignità). Ma bisogna crederci a tutte queste cose.

  • Flavio

    Chiamparino banchiere? Sic!! Ovviamente se voi super puri vincerete le elezioni non nominerete i rappresentanti degli Enti nelle Fondazioni, immagino.
    Complessivamente trovo il clima molto accogliente verso i “fuoriusciti dal PD”, non vedo l’ora di passare da un fighetto a un altro! Un fuoriuscito che resterà fuori.

  • massimo

    ho appena finito il libro di Pucciarelli – Russo Spena (giacomo, il figlio, non vi preoccupate): TSIPRAS CHI? che vi consiglio di leggere.
    Syriza è frutto di scissioni, epurazioni, aggregazione di partiti, liste di cittadinanza, tendenze e c’è anche lì un dibattito interno molto intenso: da rassemblement a contenitore che nel congresso di luglio 2013 ha eletto Tsipras con un’opposizione interna del 32,5 % (sx del Synaspismos, 3 gruppi trozkisti, Dikki -fuoriusciti del Pasok). Se andate a vedere chi ha eletto Tsipras ci sono i maoisti, dx del Sinaspsimos, i comunisti di Anasa, quelli dei centri sociali di Roza. Per non farsi mancare proprio nulla 2 membri del Comitato Centrale appartengono alla Tendenza Comunista di Syriza, trotskisti “grantisti” che non aderiscono nè alla maggioranza nè alla minoranza. Come vedete anche in Grecia la sx discute e si divide sulle decisioni. Il problema è che queste divisioni restano nel dibattito, nelle idee e non si trasformano in scissioni. Come può accadere ? i punti cardine della nuova Syriza sono l’unità delle sx, il no al memorandum e alle politiche dell’austerity, e il distacco dal Pasok : “con loro mai un accordo”.
    Ritengo che dopo il 25 maggio, comunque andranno le elezioni europee, ci sarà una ridefinizione del quadro politico italiano e anche a sinistra, di conseguenza. Con una differenza non secondaria: in Grecia non c’è Grillo. ma forse in Italia esiste Grillo perchè non c’è una sinistra come Syriza.
    ciao a tutt*

  • Valium

    Querelate il Fatto e tutti gli altri giornalacci del genere.

  • Dario

    Oddio, definirei Repubblica un giornalaccio, Libero, Unità e tutti i prezzolati, non certo il Fatto che quando sbaglia è perché pecca di superficialità nelle fonti o di sospetto: cosa decisamente perdonabile, al contrario di editoriali e notizie come quelle appunto di Repubblica commissionate dal PD per screditare l’opposizione, Sel compresa, sempre più di frequente.
    I giornali indipendenti, come il Fatto o il Manifesto sono una ricchezza (perfino quest’ultimo esprimeva dubbi sull’unità di Sel dopo l’adesione a Tsipras, non dobbiamo essere così incazzosi dai).

  • antonio riccardi

    Sono convinto che la scelta di Tsipras sia la più coerente per SEL: per la sua storia passata e recente e per i motivi per i quali siamo nati. Rifondare la sinistra e per riempire il vuoto lasciato con la nascita del PD. Riguardo una eventuale scissione non penso che ciò avverrà .Se però dovesse esserci vedrete che sarà ammantata dai più nobili propositi: il riformismo , il lavoro , la crisi , ecc. ecc., mentre non sarà altro che l’approdo a lidi più comodi . Ma saranno poi tutti ricandidati ?

  • Lorenz Krug

    Mi piacerebbe che Sel costruisse con Rifondazione comunista, i fuoriusciti del PD in particolare i civatiani, ed anche gli espulsi del movimento cinque stelle (chi ci sta ovvio) una coalizione che si vada a collocare a sinistra del PD e che l’esperienza dell’altra Europa non muoia con le europee. Spero non sia un’utopia

  • Z

    Rifondazione l’unica cosa buona che deve fare è sparire.

  • Dario

    I fuoriusciti dei 5 stelle sono degli inetti approfittatori. Non mischiamo RC e persone come Casson a quei quattro disperati in cerca di visibilità.

  • Lorenz Krug

    Io credo che non siano tutti chiassosi in cerca di visibilità i fuoriusciti dai cinque stelle, ma molti credevano al progetto iniziale del movimento e sono rimasti delusi da ciò, con loro si potrebbe aprire un dialogo

  • Gabriella

    Ho troppa fiducia nei compagni coinvolti nelle indiscrezioni del Fatto per credere che abbiano le valige pronte verso il PD. Alcuni di loro li conosco bene e non ce li vedo proprio alla corte di Renzi. A cominciare da Repubblica mi sembra ci sia la volontà di mettere in difficoltà Sel e la lista Tsipras. Sono certa che arriveranno tutte le smentite e la migliore smentita sarà il coinvolgimento di tutti nella campagna elettorale. Avanti con coraggio e passione per superare, come abbiamo fatto con la raccolta delle firme, anche il secondo ostacolo: il quorum del 4%.

  • Antonello

    direi che questa smentita non chiarisce poi così tanto vista la storia di Sel in questa legislatura parlamentare, sia il suo ingresso che le singole votazioni di provvedimenti più che discussi dei vari governi illegittimi, Monti, Letta, Renzi…

  • Sergio Boccadutri

    Caro Massimiliano, il comunicato del nostro responsabile organizzazione avrebbe dovuto rappresentare l’orgoglio di un partito saldo e unito nel chiedere al Fatto il nome della fonte (qui non si tratta di un testimone di giustizia o di qualcuno che rischia la pelle). E poi qui la responsabilità ce l’ha sia l’anonimo, ma soprattutto chi – da professionista dell’informazione – non si è curato di fare qualche telefonata di verifica. Anche la redazione che non verifica le sue fonti indebolisce Sel insomma. Soprattutto quando tiene per due giorni online una notizia senza aggiungere delle smentite.
    Invece ecco una polemica verso chi fino a un anno fa era critico nel rapporto col Pd: ci sta, usando la tua metafora, come un temporale a primavera. Un’inutile polemica in comunicato che al contrario non dovrebbe prestarsi ad ulteriori e inutili elementi di frizione interna.

  • Sergio Boccadutri

    evidentemente parli senza conoscere le cose, e la prova sta nel tuo medesimo commento. Sel non era in parlamento al tempo del governo Monti.

  • Antonello

    mi è sfuggito un Monti di troppo, ma non cambia di molto

  • Marco

    Antonello, non senti il rumore delle tue unghie sullo specchio?

  • Donato Paradiso

    Il Fatto Quotidiano è ancora più imperdonabile se lancia per superficialità notizie infondate. Non credo, però, che si tratti di superficialità; per me è malafede. Non dimentichiamo la manipolazione della telefonata tra Vendola ed Archinà fatta qualche tempo fa proprio da Il Fatto!

  • Giulio Tiradritti

    Vorrei spronare l’opinione pubblica e tutti i militanti di sinistra sulla gravità della situazione ucraina. Mentre i nostri rappresentanti festeggiano il 25 aprile ed il 1 maggio come se fossero feste popolari, trascurando che dietro queste feste ci sono stati eventi drammatici come eccidi di lavoratori, donne, vecchi e bambini, Sinistra Ecologia e Libertà è assente invece nel combattere il fascismo vero, quello che attualmente è al potere in Ucraina e che è appoggiato dagli USA e dalla UE. Ricordiamo che la destra nazifascista ucraina, impersonificata da Pravi Sektor e da Svoboda, ha come idolo il collaborazionista Stephan Bandera. Che molti SS ucraini alleati del Reich hanno compiuto stragi in Italia ed eccidi contro i partigiani (come a Marzabotto). Quindi è un dovere morale e storico verso la nostra Resistenza combattere contro il fascismo ucraino, molto peggio del populismo di Grillo. Che vengono calpestati i diritti dei lavoratori, bruciate le sedi dei sindacati, tutto quanto nell’indifferenza generale. Se trascuriamo questa situazione internazionale molto presto potremo arrivarci anche in Italia (già abbiamo cominciato, con l’applauso agli assassini di Aldovrandi e alle manganellate ai lavoratori).Quindi chi sta dentro al partito esprima solidarietà verso i lavoratori comunisti e di sinistra ucraini, ai Russi ucraini, e condanni apertamente le violenze fatte da queste squadracce fasciste appoggiate dall’ imerialismo europeo e statunitense.

  • francesco

    Così Sel potrà entrare liberamente in affari con i soci della nuova D.C. (leggasi PD) senza essere disturbata da sinistra. Poveri illusi.

  • Antonello

    Si non riesco più a vedermi allo specchio è tremendo. Comunque avete ragione forse sono troppo critico e non informato sull’argomento

  • alessandro

    A mio avviso in questa campagna elettorale non sta passando il segnale innovitavo e (l’unico veramente europeista) della lista e siamo schiacciati tra il Pd e Grillo senza via di uscita ciò è dovuto al fatto che nell’ultimo congresso non si è avuto il coraggio di un cambiamento dei vertici del partito che forse avrebbe dato nuova spinta d’attrazione verso di noi e nomi di rottura nelle liste alle Europee. Segnale di questo si può notare nei programmi elettorali di qualsiasi televisione nazionale dove siamo quasi assenti basti pensare che Fratelli d’Italia ha più spazio di noi in TV (la Meloni la vedo da per tutto) e che nei sondaggi sta forse oltre il 4% mentre noi forse al 3%. Detto cio penso che abbiamo ancora quasi un mese e che possiamo fare il MIRACOLO…

  • Dario

    Non era manipolata, fu ampiamente dimostrato, solo incompleta, poi pubblicarono in seguito quella completa… e non cambiava nulla in generale, Vendola le sue spiegazioni le diede indipendentemente.

  • Dario

    Il suo ingresso… volevi che Sel rimanesse alleata del PD?
    Le votazioni le vedi su OpenPolis, e nel 98% dei casi è stata sacrosanta opposizione ai governi di destra di Letta e Renzi.
    Io se che critico Sel faccio riferimenti a fatti precisi.

  • Antonello

    no, vorrei semplicemente che Sel non si fosse proprio alleata col PD. mi sembra ipocrisia. Così come ora con tsipras

  • Dario

    Sel si era alleata con una persona perbene eliminata alla prima occasione dal partito prima che col PD stesso: Bersani. Non era di sinistra come noi, lo era un po’ meno? Va bene, ma è stata una grande occasione sprecata: Renzi lo terremo per venti anni, è ormai chiaro che la sua demagogia da uomo di destra funziona. E io con Bersani mi ci alleerei altre cento volte. La lista Tsipras è la presa di coscienza che, oltre ad essere l’unica credibile per l’Europa, serve una sinistra più consistente e soprattutto unita, magari sul modello Front de Gauche.
    Non vedo ipocrisia, a patto che siano convinti tutti, anche gli inizialmente scettici.

  • Marco

    E certo il nemico è sempre a sinistra.

    p. s.: ho votato Sel nel 2013.

  • Guido

    Se la memoria non mi inganna sono almeno vent’anni che ad ogni elezione una posizione di sinistra di governo reale o di opposizione con un progetto alternativo non vede l’informazione nel suo insieme protagonista di un racconto vero ma gioca, con diverse variabili (derisione, oscuramento, false denunce ecc…), a rendere non credibili i concetti di equità nell’uguaglianza, di redistribuzione, di diritti universali e di pace attraverso il disarmo per sintetizzare…e certamente le divisioni di potere e un istituzionalismo estremo non hanno aiutato a persuadere le italiane e gli italiani che un’idea collettiva di società sia possibile rimanendo dentro ad un socio-sistema capitalistico avanzato. Personalmente sono stato in disparte in questi ultimi anni dalla politica attiva per diversi motivi, ma alcune delle persone citate dal “falso quotidiano” le ho conosciute di persona o ho avuto comunque a che fare con loro, altri li conosco indirettamente data la comune esperienza partitica. Il congresso di SEL è finito 3 mesi fa e non riesco proprio a pensare che così come si è sviluppato e l’esito che ha avuto possano essere elementi figli di una falsa coscienza. Penso che la strada della non violenza sia decisiva per avere quasi tutto il mondo contro oggi ma forse potrà essere questa eccedenza ad aprire un nuovo ciclo di sinistra politica, aggregando poco a poco tanta consapevolezza e sempre meno ignoranza….Non credo di essermi iscritto nel 2014 ad un partito di ipocriti, certo è difficile immettervi una critica marxista date le condizioni dell’Europa e dell’Italia, cerco di accontentarmi di un comunque gradito approdo a Keynes, ma se la passione di Riccione mi ha colto e accolto, la frase che mi viene da scrivere, anche per tener su il morale collettivo è “ben scavato vecchia talpa!. La strada è lunghissima ma è quella giusta. Un saluto speranzoso!

  • Antonello

    grazie per la risposta :)

  • Z

    Non mi pare di essere ne “La storia infinita” di Michael Ende, quindi il Nulla non può rappresentare un nemico. :)

  • francesco

    Vorrei sapere dove hai letto, o sentito, che la direzione di Sel abbia disdetta l’alleanza strategica con il PD, stipulata con la segreteria Bersani.Non sono ancora riuscito a trovarne traccia, nè televisiva nè cartacea.

  • Marco

    Sel è all’opposizione di questo governo o no?
    Non c’è nessuna alleanza né tattica né strategica in questo momento con il Pd a livello nazionale.
    Indipendentemente dal risultato elettorale che l’Altra Europa otterrà alle europee dobbiamo tentare di costruire, con l’apporto di tutti coloro che ne sono convinti, una sinistra unita sul modello del Front de Gauche o della Linke o di Izquierda Unida o meglio ancora di Syriza.
    Mi pare che Dario abbia scritto questo nel suo intervento.