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Venerdì, 9 maggio 2014

Legge elettorale rinviata alla Consulta: sbarramento dubbio. Vendola: dopo Porcellum, ora tocca alle Europee

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Il Tribunale di Venezia – a quanto apprende l’Ansa – ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per soglia di sbarramento del 4%. La decisione è stata assunta durante l’esame di un ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta. Quella assunta dal Tribunale di Venezia è la prima decisione nel merito assunta rispetto ai ricorsi presentati sulla legge elettorale che regola in Italia il meccanismo delle elezioni europee. Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.

“E’ solo un problema di tempi per la decisione, per questo avrei preferito che il quesito fosse sottoposto alla Corte di Giustizia della Ue, mentre l’esito è certo anche per i precedenti del Tribunale Costituzionale Federale tedesco”. L’avvocato Besostri commenta così la decisione del Tribunale, e aggiunge: “Le norme costituzionali sul diritto di voto sono uguali nella Costituzione tedesca (articolo 38) e italiana (articolo 48) e la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia elettorale è un riferimento anche per la Consulta, che ne ha fatto uso nella sentenza sul Porcellum”.

“Gli italiani saranno più liberi di votare – continua Besostri – per le liste di gradimento, senza paura di sprecare il voto. Un particolare ringraziamento all’avvocato Versace, codifensore nel ricorso veneziano. Ora – conclude il legale – si attende la decisione del Tribunale di Cagliari, che deve affrontare anche le altre questioni delle minoranze linguistiche, del riequilibrio di genere e della deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste”.

«Non abbiamo paura del 4% ma la soglia di sbarramento alle elezioni europee decisa da Pd e PdL è una volgarità nei confronti della rappresentanza democratica. Grazie all’impegno civile dell’avv. Besostri: Dopo La vergogna del Porcellum ora tocca alla volgarità della soglia incostituzionale ad elezioni europee».  Lo scrive su twitter appena atterrato a Genova ed aver saputo della decisione del tribunale di Venezia, Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà che sostiene la lista L’altra europa con Tsipras.

Alle elezioni europee è l’Unione Europea stessa ad affidarsi agli stati per decidere come eleggere i deputati, fornendo solo qualche paletto per la scelta della legge elettorale: sistema proporzionale e soglie di sbarramento non più alte del 5 per cento. Le soglie di sbarramento sono quindi esplicitamente ammesse dalla legge comunitaria e sono diffusissime: tra gli altri, la Francia ha una soglia di sbarramento al 5 per cento, la Svezia al 4 per cento, la Grecia al 3 per cento.

L’ordinanza di Venezia

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