L’emendamento soppressivo di Quota 96 è una sconfitta per questo governo
La ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha appena presentato in Senato, a firma del Governo, quattro emendamenti soppressivi di alcuni punti del DL 90 Pa, appena votato alla Camera. Tra questi anche uno su Quota 96, che sbloccava 4 mila pensionamenti nella scuola e che cercava di riparare ad una delle più grandi ingiustizie della Legge Fornero.
Parliamo di un emendamento che poteva finalmente mandare in pensione 4mila esodati della scuola con uno stanziamento di 416 milioni di euro. Una norma votata da maggioranza e opposizione che, alla luce di questa scelta, è solo carta straccia. Il Pd si è giocato così faccia e credibilità.
Com’è possibile che non voglia risolvere un errore che ha creato, durante il governo tecnico delle larghe intese di Mario Monti? Il presidente Francesco Boccia, al termine di una commissione fiume di 13 ore, si era detto sicuro che l’emendamento passasse, tranquillizzando anche il commissario della Spending review Carlo Cottarelli. Oggi è arrivata la doccia fredda. Il premier Renzi, a questo punto, abbia la faccia tosta di dire che in Italia vince l’austerità e si calpestano i diritti delle persone.
L’emendamento soppressivo di Quota 96 è una sconfitta per questo governo, per il Pd del 40,8%, e getta ancora più ombre sui conti dello Stato. Intanto Sel continua a pensare, fino a nuovi colpi di scena, di aver fatto bene a votare contro il decreto 90 sulla Pubblica amministrazione.
Sinistra Ecologia Libertà






