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Lunedì, 15 giugno 2015

Migranti, Bonafoni: solidarietà dei romani sia bussola per la politica

migranti

«La coda di macchine che scarica ogni genere di prima necessità davanti al centro Baobab, le domande di chi arriva con figli al seguito ‘servono turni in cucina?’, il via vai che parte anche di fronte alla tensostruttura dietro la stazione Tiburtina quando ancora non sono montate tutte le tende. E’ una prova di solidarietà e di maturità enorme quella che i romani e le romane stanno dimostrando in queste ore di emergenza profughi nella nostra città». Così in una nota Marta Bonafoni, Consigliera Sel alla Regione Lazio, che ieri ha trascorso l’intero pomeriggio al Tiburtino, prima alla tensostruttura della Croce rossa poi al centro culturale Baobab.

«Un’esplosione di umanità – spiega Bonafoni- alla quale le Istituzioni stanno rispondendo avviando la macchina dell’accoglienza. Serve pasta, pane, latte a lunga conservazione, scatolame, asciugamani, vestiti, mentre i primi transitanti cominciavano ad arrivare decongestionando in parte il centro Baobab. E’ evidente però che la situazione è ancora difficile, soprattutto per i circa 600 migranti, tra cui tantissime donne e bambini, che attendono di proseguire il loro viaggio. In questo contesto occorre un intervento del Governo e dell’Europa- continua la consigliera- affinché vi sia una seria presa in carico di un’emergenza umanitaria che non può gravare sulle spalle dei cittadini e solo sulla loro generosità. Da parte nostra, come Regione Lazio, in queste ore stiamo facendo la nostra parte, in primo luogo allargando il protocollo ASL Roma B, riguardante le prestazione sanitarie per profughi e richiedenti asilo, anche alla ASL Roma A, ma anche con l’invio dei medicinali ai presidi della Croce Rossa e una continua e coordinata sinergia con la Protezione Civile regionale, la Prefettura e il Comune di Roma Capitale. La soluzione – conclude Bonafoni – non è certo il rimpatrio forzato. La bussola sia per tutti la solidarietà e l’esempio di umanità dimostrato dai romani».