Sei in: Home › Attualità › Notizie › Milano, Fratoianni: con vittoria Sala conclusa esperienza “arancione”
Lunedì, 8 febbraio 2016

Milano, Fratoianni: con vittoria Sala conclusa esperienza “arancione”

duomo-pisapia-arancione

La vittoria di Giuseppe Sala alle primarie di Milano apre una riflessione a sinistra. «Siamo di fronte a un cambio di stagione – afferma il coordinatore di Sel, Nicola Fratoianni, ai microfoni del Gr1 Rai – La vittoria di Beppe Sala chiude definitivamente la stagione arancione di Giuliano Pisapia dunque di fronte a un fatto nuovo si avvii una discussione, una riflessione». Sulla eventualità di una candidatura alternativa, Fratoianni afferma: «E’ sempre difficile escludere cose che non sono di fronte a noi. Si discute di quello che c’è. E oggi quello che c’è è la chiusura di una stagione, l’apertura di una fase completamente diversa».

 

Commenti

  • francesco

    Con tutto il rispetto delle posizioni politiche di ciascuno, le affermazioni di Fratoianni sono (da un punto di vista politico) deliranti (oltre che incredibilmente stupide). Posso solo augurarmi che siano a titolo personale e non esprimano la posizione ufficiale di SEL.
    Sia chiaro il punto non è il giudizio che si ha sul candidato Giuseppe Sala in se (che può anche essere condivisibile) ma per i tempi ed i modi in cui lo si esprime che manifestano la totale inadeguatezza ed incapacità (politica) di chi le formula.
    Sostenere che “La vittoria di Beppe Sala chiude definitivamente la stagione arancione
    di Giuliano Pisapia dunque di fronte a un fatto nuovo si avvii una
    discussione, una riflessione”, che in “politichese” vuol più o meno dire “non ci riconosciamo nel candidato Sala e ci riserviamo di proporre una eventuale candidatura alternativa” di per se (in generale) può anche essere condivisibile ma farlo dopo aver partecipato alle primarie e non accettarne l’esito (dato che si sosteneva un candidato diverso) è indice di infantilismo e soprattutto di TOTALE INAFFIDABILITA’. SEL poteva NON partecipare alle primarie (e ciò sarebbe stato legittimo e forse addirittura opportuno) ma sfilarsi adesso no è assurdo, come sono asusrde le sole parole di Fratoianni. Forse chi le ha espresse non si rende conto della gravità di ciò che ha detto (ma d’altra parte dubito sia mai stato all’altezza di dirigere un partito) ma di fatto ha certificato che di SEL non ci si può fidare perchè NON MANTIENE GLI IMPEGNI ASSUNTI. Per evitare confusione NON lo sostengo da elettore del PD ma da persona vicina politicamente a SEL. Quello che a quanto pare non si capisce – anche se il prezzo in termini elettorali sarà altissimo – è che se ci si dimostra inaffidabili poi difficilmente si potrà essere sostenuti o diventare parte di un processo politico aggregativo anche alternativo al PD (perchè se ci si mostra inaffidabili, come Fratoianni ha appena fatto, poi di noi DIFFIDANO tutti a destra come a sinistra). Sinceramente non avevo mai visto una tale improvvisazione, incompetenza e sciatteria politica, talmente macroscopica da far passare Tafazzi per un leader vincente.
    Francesco l’altro

  • francesco

    Per far capire che il problema non è il rapporto con il PD: quello che Fratoianni ha appena fatto esprimendosi come si è espresso (anche se dubito se ne renda conto) è giustificare (ex-post) Barbara Spinelli (che non si è dimessa da Parlamentare Europea per far posto a Furfaro considerando SEL inaffidabile) e allo stesso tempo convincere (ex-ante) tanti elettori di sinistra a non votare i candidati di SEL che si presenteranno in una eventuale futura lista comune perchè adesso non sono più sicuri che essi, una volta eletti, non cambino posizione e collocazione politica (come SEL si appresta disinvoltamente a fare a Milano).
    Francesco l’altro

  • silvia Acquistapace

    condivido ciò che hai scritto , parola per parola. e c’era una petizione firmata
    da centinaia di compagne e compagni e rivolta ai dirigenti di SEl nazionale per chiedere che bloccassero Sel milanese, che evitassero di partecipare a primarie che prevedevano l’appoggio successivo al candidato vincente… Meno male che il partito si scioglie, con questo segretario non si poteva andare da nessuna parte

  • Rino Scialò

    Ma prima di fare tutte queste affermazioni così pesanti su Fratoianni, visto che sei di Sel, perché non ti qualifichi? Metti il cognome e scrivi di dove sei. Per me sono parole sacrosante quelle di Fratoianni. E’ inutile che la butti sul drammatico. Sala non ci rappresenta, punto. La base non lo vota. Inoltre Sinistra Italiana è alternativa al Pd. L’esperienza arancione a Milano è finita e sta nascendo il partito della nazione. E’ tutto molto chiaro. Non farti troppe paturnie.

  • alberto ferrari

    Solo cinque giorni fa questo era l’inizio dell’articolo della “redazione” per le primarie tenutesi a Muggia:” Esprimiamo profonda soddisfazione per l’elezione di Laura Marzi come candidata Sindaco della coalizione del centro sinistra a Muggia ” tra PD e SEL. Caro Fratoianni come si fa ad essere così politicamente schizofrenici. Prima non si ha il coraggio di indicare un proprio candidato alle primarie per rafforzare la scelta della coalizione di centrosinistra a Milano, dove per tutta la sindacatura di Pisapia c’erano in giunta due esponenti di SEL. Ed ora, molto scorrettamente, si entra a gamba tesa nel dibattito di Milano prima ancora di aver promosso una ampia discussione con tutti i compagni di Milano. Di che cosa si ha paura? Da mesi la politica di SEL è solo fatta di inutile tatticismo che ci rendono poco affidabili ai nostri stessi elettori. Così continuando rischiamo di diventare irrilevanti e, ciò che è più grave, proprio nel momento in cui siamo rimasti la sola forza di sinistra, con aspirazioni di governo, ancora presente in Parlamento. Gettare via il patrimonio politico e culturale faticosamente costruito da Vendola in questi anni mi sembra profondamente sbagliato.

  • Claudio

    Giusto. E i parlamentari di Sel, eletti con Italiabenecomune, dovrebbero
    ora per coerenza votare convintamente tutte le “riforme” del PD. Il ruolo di foglia di fico è quel che ci chiedono quegli elettori che hanno bisogno di giustificare il loro voto ad un partito che sta sviluppando un feroce attacco alle condizioni di vita dei lavoratori, alla democrazia e per di più gravato da una enorme questione morale

  • Claudio

    Vedendo che altri sono stati rimproverati preciso che il mio cognome fa Degl’Innocenti e sono iscritto alle federazione Sel di Pistoia fin dall’inizio.

  • francesco

    E’ inutile piangere sul latte versato. A Milano c’è una coalizione di Sinistra che sta lavorando per un candidato e un programma alternativi al sistema di Potere incarnato dal PD e dai “Siur Brambilla “che si riconoscono in Beppe Sala. Voi da che parte state?
    Francesco, il primo.

  • francesco

    @ Rino. Levati le fette di salame dagli occhi. Sel (o Sinistra Italiana) è culo e camicia con il PD in tantissime situazioni periferiche, e i piddini di provincia non sono migliori di quelli nazionali. Hanno lo stesso DNA.L’alternativa è a Sinistra, il “centrosinistra” è morto e seppellito! I detentori del Potere sono stati chiari: non c’è più trippa per gatti!
    Francesco, il primo.

  • Claudio

    Vediamo se ho capito bene. Grillo ha ragione. Basta con il “senza vincolo di mandato”,
    ci vuole il vincolo! E a quelli di Sel a Milano dovrebbero essere
    fatti pagare 250 mila euro in caso di abbandono della coalizione

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Hai pienamente ragione. Da elettore di sinistra, ovviamente, sono contento se Sel non sosterrà Sala, semplicemente perché Sala non c’entra nulla con la sinistra. Ma la parola ha un valore, se no siamo dei quaquaraquà e basta. Fra l’altro, come ho sottolineato in altri commenti, la scelta di candidare un’altra persona di fatto sovrapponibile, come programmi, al già presente Majorino è stata un vero e proprio suicidio. Ci arriverebbe un bambino, mi chiedo come i nostri non abbiano potuto prevedere un simile risultato.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Caro Francesco, penso che la domanda non sia tanto questa (che secondo me, per un elettore di sinistra ha una risposta scontata), ma perché, da parte di Sel, si è voluto che il risultato fosse questo.

  • silvia Acquistapace

    ma se è il PD che non fa più la politica prevista da Italia bene comune…

  • silvia Acquistapace

    scusa e allora perchè abbiamo partecipatoalle primarie sostenendo Majorino e altri Balzani per la quale Vendola si è speso?
    Non sapevamo in partenza che poteva vincerle Sala e quindi non si doveva esserci per non doverlo caso mai votare?

  • Rino Scialò

    Infatti è stato un errore, ma compiuto a Milano, dove si è voluto insistere sull’anomalia milanese, sulla presunta continuità dell’esperienza arancione. Frantoianni l’aveva detto da un pezzo che non bisognava fare le primarie con Sala. Inoltre bisognava prendere le distanze da Pisapia, è lui che ha fatto vincere Sala. Adesso però è arrivato il momento di dire basta.

  • Rino Scialò

    Sono d’accordo, bisogna essere alternativi al Pd ma non facendo l’ennesima federazione.

  • francesco

    No non hai capito proprio niente. Qui non si tratta del vincolo di mandandato che attiene alle decisioni in ambito istituzionale ma alla credibilità di una forza politica che si costiutisce in coalizione partecipando alle primarie per la scelta del candidato sindaco e poi cambia idea perchè non è risultato scelto il proprio candidato 8e non per divergenze in merito a scelte). Se si riteneva che Sala non potesse in alcun modo rappresentare SEL allora NON si doveva partecipare alle primarie, diversamente se si partecipa poi si sostiene LEALMENTE chi viene scelto dalle primarie. Non farlo, come Fratoianni paventa di fare, ci rende INAFFIDABILI e VOLTAGABBANA e ci mette in un angolo perchè nessuno si può fidare di chi non rispetta gli impegni presi. Se non si capisce questo, allora si è davvero fuori dal mondo (politico). Francesco l’altro

  • francesco

    Le parole di Fratoianni sarebbero state sacrosante PRIMA di partecipare alle primarie e nnon neanche dopo 24 ore dall’affermazione di Sala. Io non mi faccio paturnie ma è SEL che è politicamente allo sbando se non sa neanche tenere un minimo di barra. Io NON sono favorevole all’alleanza con il PD ma ritengo che un partito se NON MANTIENE GLI IMPEGNI PRESI allora NON vale niente. SEL ha preso degli impegni partecipando alle primarie, nessuno l’ha obbligata a prenderli ma lo ha fatto e se il risultato non è quello sperato deve accettarlo comunque. Se non lo fai allora non sei credibile. Neanche agli occhi dei tuoi elettori che da oggi si domanderanno: visto che SEL cambia posizione ogni giorno come posso pensare che poi una volta che sarà eletta con i miei voti non cambi idea. Come divorzia dal PD dalla sera alla mattina anche se aveva preso l’impegno di partecipare alla coalizione per Milano, domani può accadere il contraio ed allearsi al PD anche se si è presentata contro. NON capisci, come non lo capisce quel “genio” di Fratoianni che SEL ha così perso la fiducia di TUTTi, sia di chi ritiene debba lavorare ad una coalizione con il PD che chi ritiene (tra cui io) che dovrebbe fare il contrario. Adesso, qualunque sia la sua collocazione sarà sempre vista con sospetto e ritenuta inattendibile. Ecco hai presente quando ci siamo indignati per Furfaro …ecco SEL ha appena dimostrato che hanno fatto bene a diffidare di noi e dora in avanti succederà così, saremo tollerati per i voti e messi da parte appena si potrà fare a meno di noi. CI SIAMO DATI LA ZAPPA NEI PIEDI e GENI manco lo capiscono. Francesco l’altro

  • francesco

    Il problema della classe dirigente della sinistra è l’incapacità di fare squadra. Avere poisizioni diverse è indice di ricchezza politica e l’ambizione è indice di vitalità ma solo nella misura in cui queste non vengono fatte prevalere sull’interesse generale. A Milano, una volta dseciso di partecipare alle primarie, si DOVEVA presentare una sola candidatura. Qualunque siano le ragioni della contrapposizione tra Majorino e la Balanzani DOVEVANO essere risolte a monte e se loro non erano capaci di farlo si doveva imporre il partito. Non credo che uno dei due, da solo, avrebbe raggiunto la somma dei voti conseguiti da entrambi divisi ma sono ragionevolmente convinto che in quel caso ci sarebbe stato un testa a testa con Sala e non sarebbe stata così improbabile un’affermazione del candidato di sinistra. Non riusciamo a farlo perchè alla fine prevale sempre l’egoismo e l’egocentrismo di ciascuno. Siamo qui a cullarci con l’illusione di una nuova forza di sinistra, ma davvero crediamo che con questi dirigenti (di SEL, del PRC o transfughi del PD) si possa combinare qualcosa di buono che non si disfi letteralmente ancor prima di aver mosso i primi passi. Davvero credete che questo branco di ipocriti mediocri dall’ego ipertrofico non finiscano con l’andare in ordine sparso il giorno stesso che saranno eletti in qualche consesso istituzionale? Davvero credete che non finiranno con il litigare e dividersi già nella decisione di nominare un capogruppo di un ipotetico gruppo di eletti? Senza un RESET, senza una cesoia e non un ricambio in continuità, difficilmente potrà nascere qualcosa di buono e soprattutto di duraturo. Spero di sbagliarmi ma purtroppo conosco abbastanza bene i miei gatti per sapere che non sarà così.
    Francesco l’altro

  • Claudio

    Convengo che non si dovesse partecipare, per via di Sala ma anche perchè la sinistra, questa nuova sinistra, dovrà essere altra cosa rispetto al PD, al centrosinistra e -per farla breve- a coloro che hanno ritenuto di poter governare e tenere a bada il liberismo. Pensiero questo che non mi pare sia più tanto minoritario in Europa. Quindi ritengo proprio sia stato un errore partecipare alle primarie. Ma perseverare poi…

  • francesco

    Vedi Claudio tu parli di perseverare ed io di mantenere gli impegni assunti parlando entrambi della stessa decisione. Certamente la questione è complessa e presenta diverse sfaccettature, tuttavia permettimi di evidenziare la scarsa lungimiranza politica e la propensione all’azzardo nella scelta di partecipare a delle primarie già con l’intento di sfilarsi se il proprio candidato non le avesse vinte. Comprendo che per noi sostenere Sala è difficile ed impopolare ma credimi è ancor più impopolare mostrare la volontà di sfilarsi dalla coalizione subito dopo aver perso le primarie interne. Già lo abbiamo fatto con Italia Bene Comune, ma almeno in quel caso il cambiato scenario politico rappresentava una ragione oggettiva di quella scelta (e nonostante ciò, credimi, non compresa da una parte del nostro elettorato che è rimasto comunque spiazzato) ed adesso lo ripetiamo con la coalizione per le comunali di Milano (un test di valenza nazionale e di cui in tutto il paese si parla) senza nessuna ragione diversa dall’averlo già premeditato prima. Oggi abbiamo certificato di essere inaffidabili e se pensi che a “sinistra” di SEL ci aspettino a”bracia aperte” commetteresti un errore di valutazione. Le diverse anime della sinistra provano ad unirsi nonostrante non si tollerino solo perchè il proprio ceto politico cerca di sopravvivere e da solo non riesce ad essere eletto neanche in un comune sperduto dell’entroterra della Sardegna ed oramai sono tutti senza un soldo e nessun contributo economico statale (in termini di rimborsi) solo lontanamnete sufficiente. L’unica possibilità vera per una nuova sinistra era e resta la nascita di una forza egenome capace di attrarre e ricomporre tutto lo schieramento ed al tempo stesso di rappresentarne la colonna portante, perche un partito, come qualsiasi organizzazione sociale, se non ha una dirigenza unica in grado di fare sintesi ed assumere decisioni non va da nessuna parte e non realizza alcun che. SEL poteva svolgere quel ruolo ma si è oramai giocata ogni credibilità e credimi non sarà il provare ad unirsi a ciò che resta del PRC, a qualche transfugo del PD uscito solo per ambizione (nonostante sia di un’incapacità disarmante), qualche sindacalista che non si fà scrupoli ad usare la politica per scalare il sindacato e qualche intellettuale sparso che sembra uscito dal museo egizio e capace solo di spaccare il capello in quattro, fare regole contorte ed astruse e contemplare il proprio ombelico non ci farà andare certo lontano.
    Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Quasi tutto giusto, Francesco, stavolta hai ragione da vendere. Ma secondo me sbagli quando dici “(e nonostante ciò, credimi, non compresa da una parte del nostro elettorato che è rimasto comunque spiazzato)” riferendoti all’uscita di Sel dalla coalizione col PD: sono convinto che l’elettorato di Sel avrebbe avuto ORRORE a governare con Berlusconi, la prova l’hai avuta alle europee, quando “L’altra europa con Tsipras”, sostenuta da Sel e questa volta in aperto contrasto col PD, ha ricevuto più o meno lo stesso numero di voti. Significa che gli elettori di Sel hanno capito che col PD non si può più stare e hanno approvato la scelta fatta in parlamento.
    Per lo stesso motivo, ora sostenere Sala sarebbe finire il capolavoro, e va evitato. Ripeto, sono d’accordo, non bisognava partecipare alle primarie, e al massimo bisonava esprimere un solo candidato (e che fosse di Sel, visto che il sindaco uscente era di Sel, non una del PD!), l’errore è tutto di Sel, ma se sosteniamo Sala sarebbe ancora più incomprensibile per l’elettorato (oltre che controproducente per la nostra politica) e sarebbe la fine.

  • alberto ferrari

    Claudio che centra? Italiabenecomune era una coalizione che aveva come candidato premier condiviso Bersani. Poi Bersani si è dimenticato di fare campagna elettorale e al suo posto è venuto Letta al governo e Renzi alla direzione del PD. Sono dunque cambiate molte cose.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    “Pisapia, è lui che ha fatto vincere Sala.”
    Parole sante!

  • francesco

    Magari fosse possibile federare tutte le componenti a Sinistra del PD !
    La si chiami come si vuole, la situazione in cui ci troviamo ci impone di non fare l’analisi del sangue ad alcuno. Basta dichiarare l’alternativita’ al PD e al suo Sistema di Potere che politicamente si materializza nella formula del “centrosinistra”.
    Francesco, il primo.

  • ex/fatica/nemo

    diciamo che Sel si è messa in una posizione in cui qualsiasi cosa faccia è sbagliata (e probabilmente porterà ad un’ennesima spaccatura interna).
    Sostenere Sala è un errore, sfilarsi dalle primarie idem, dato che, una volta che vi si prende parte se ne accettano le regole, per tacere del fatto che, con la doppia candidatura alternativa a Sala vittoria di quest’ultimo era una certezza più che una possibilità imprevista.
    Direi che Sel si sta suicidando ancora prima della nascita del nuovo soggetto politico.
    ps non dare retta a jordi, la continuità con la giunta Moratti è una scemenza – ci sono molte zone d’ombra e cose che noi milanesi non abbiamo ben capito come siano andate, ma la stagione formentini/albertini/moratti era tutt’altra cosa.
    ppss sorvolo sugli assessori di sel schierati con Sala – ai tempi scrissi perfino a Vendola mettendolo in guardia dall’incamerarsi la Benelli (che peraltro pare che come assessore si sia mossa bene nonostante sia un’opportunista di primissimo rango) con cui ebbi a che fare direttamente molti anni fa ricavandone alcuni insegnamenti non proprio edificanti.

  • ex/fatica/nemo

    passaggio pessimo nel complesso – a meno di considerazioni pratiche molto stringenti non solo non voterò Sala, ma non voterò SEL – spero che nasca qualcosa d’altro, mi sembra che SEL abbia esaurito abbondantemente la propria spinta propulsiva e sia abbondantemente al di sotto della soglia numerica per essere un partito “sano”.
    se non nascerà nulla di serio, voterò o non voterò caso per caso.

  • francesco

    La pietanza si prepara con gli ingredienti che si hanno a disposizione.
    Fasciarsi la testa prima che sia rotta è da fatalista , non da materialista.
    Francesco, il primo.

  • francesco

    La “pietanza” si prepara con gli ingredienti che si hanno se questi non sono avariati/scaduti e dunque dannosi per chi li deve ingerire; se vogliamo rimanere alla tua metafora. Ecco (è il mio punto di vista naturalmente) per quanto mi riguarda considero TUTTI i dirigenti delle diferse formazioni di sinistra attuali, come i sindacalisti con i piedi in due staffe (che oscillano tra politica e rappresentanza dei lavoratori), gli intellettuali ottuagenari che pretendono di fare da reggenti, e gli scarti del PD particolarmente tossici per la sinistra. Come vedi il mio non è affatto fatalismo ma al contrario sano realismo e prevenzione. Serve qualcosa di nuovo che non abbia niente a che fare con il caravanserraglio attuale, come è successo in altri paesi che prendiamo a modello per sostenere la tesi di un possibile futuro politico della sinistra (dato il loro successo elettorale), ometend però di dire che nascono in contrapposizione ai partiti ed alla classe dirigente della sinistra di quei paesi che è stata “rottamata” da essi senza tanti complimenti.
    Francesco l’altro

  • francesco

    Non ho certamente alcuna verità in tasca ma una ventennale pratica politica (da qualche anno oramai abbandonata per seguire i miei impegni lavorativi) mi permette di riuscire a mettere a fuoco alcune cose.
    L’elettorato di SEL (come quello del PRC ante scissione) è molto eterogeneo e soprattutto “mobile” perchè il partito ha sempre scelto di “non scegliere”, rimanendo a metà tra un partito di governo ed uno di opposizione. Un partito bipolare per dirla prendendo in prestito un termine psichiatrico. Il risultato è che nonostante il partito potesse contare su un bacino potenziale di elettori superiore al 10% non riusciva mai ad ottenere più della metà dei voti ad ogni elezione. Le elezioni politiche del 2008 sono state emblematiche di ciò, in teoria la “coalizione arcobaleno” poteva contare su un consenso del 8-9% (la somma dei voti consolidati da ogni singola forza politica che aveva aderito alla coalizione), ma in realtà non ragginse neanche la metà dei voti perchè fini con lo scontentare molti elettori di ciascuno che non riuscivano a vedersi in una forza così eterogenea e dunque ambigua sotto il profilo delle decisioni e della collocazione politica futura. Per SEL vale la stessa cosa, non scegliendo continua a lasciare fuori molti dei suoi potenziali elettori, talvolta quelli critici con il PD, altra volta quelli critici verso la radicalizzazione delle posizioni. Solo che così alla lunga si finisce con lo scontentare tutti e basta e SEL è questo che sta facendo. Partecipando alle primarie ha scontenato gli scettici e con questa repentina giravolta sta insinuando dubbi su la parte dei suoi elettori che vuole una sinistra concreta e capace di misurarsi all’interno di un perimetro più ampio. Tu sostieni che la fine di SEL sarebbe scegliere Sala, ma la verità è che la fine di SEL è soprattutto questa incapacità di assumere una linea di fondo, di mantenere la barra dritta per almeno una stagione politica. Tutte e due le opzioni politiche (forza di governo con il PD – forza di opposizione contro il PD) hanno fondamento e sono più che giustificabili ma si deve scegliere una strada, anzi bisognava già averla scelta da tempo ed oramai credo che sia troppo tardi, a meno che la scelta sia fatta da una diversa e nuova classe dirigente perchè all’attuale non crede e non crederà più nessuno se non quattro gatti.
    Francesco l’altro

  • francesco

    hai colto il punto essenziale e ciò che è sorprendente è che una cosa così lapalissina sfugga ai dirigenti nazionali del partito. Ma a me la cosa non soprende perchè conoscendoli non affiderei loro neanche la gestione di un piccolo condominio, figuriamoci le sorti di una Città o di una Nazione.
    francesco l’altro

  • francesco

    ma davvero credi ad una cosa del genere? che basti federarsi in nome dell’opposizione al PD? Allora l’esperienza catastrofica della “lista arcobaleno” non ha insegnato proprio nulla? oppure le forze della sinistra (specie il PRC) sono oramai così alla canna del gas che pur di ottenere qualche strapu ntino che gli permetta di vegetare ancora qualche anno non si fanno scrupoli a raccontare una favola così macroscopicamente maldestra.Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Durante la Resistenza, comunisti, cattolici, liberali, e persino monarchici si sono “federati” per liberarci dal fascismo. Siamo in una situazione analoga (anche se ovviamente diversa e meno grave). Le forze di sinistra dovrebbero si federarsi per opporsi a questi criptofascisti del PD, che stanno distruggendo scuola, sanità, lavoro, democrazia in due soli anni. La situazione è molto grave, e serve una risposta unitaria.

  • Attila

    Sono in pieno accordo da quanto detto da Alberto ferrari: come si fa ad essere così distanti dalla realtà?
    come si fa a buttare un velo nero sullo sforzo fatto da Vendola nel rendere e nel renderci credibili agli occhi della gente?
    Nello sforzo fatto affinché noi possiamo “governar” e non stare al balcone a gridare e fare opposizione?
    Le primarie sono un grande atto di democrazia se fatte come si deve!
    Spero vivamente che nei giorni romani di fine febbraio si giunga ad affermare che il percorso da intraprendere è quello di un partito che voglia governare, partendo dalle basi che Vendola ha fondato!
    Mi pare che stiamo per essere risucchiati nel vortice autolesionista e “di nicchia” che abbiamo subito con la scissione di Rifondazione, a causa dei tatticismi e personalismi di alcuni!
    Il manifesto con cui si è lanciata “l’operazione” COSMOPOLITICA è tutto il contrario delle vostre tattiche…….

  • francesco

    Su questo non sono daccordo, anzi sono radicalmente in disaccordo con te. Possiamo non condividere nessuna delle scelte che l’attuale governo sta facendo, possiamo sostenere (legittimamente) che il PD è un partito classista e che la sua azione politica porta all’aumento delle diseguaglianze svantaggiando i più deboli, ma NON possiamo fare alcun paragone con una dittatura. Le istituzioni attuali sono DEMOCRATICAMENTE elette e legittimate da un voto popolare. Si può essere critici con la legge elettorale con cui si è votato, si può anche dubitare sulla sua costituzionalità, ma considerare AUTORITARIO un governo democratico è, oltre che FALSO, PERICOLOSO. Pericoloso per TUTTI e per noi stessi per primi perchè apriamo una breccia in cui qualcuno si può infilare per sovvertire un esito elettorale sfavorevole. Considerare NON DEMOCRATICO un Governo perchè fa scelte che non condividiamo è assurdo, folle e inacettabile da chiunque creda nel valori democratici. Sono convinto delle tue buone intenzioni, ma sei fuori strada e posso solo augurami che quetso modo di pensare sia largamente minoritario, perchè altrimenti davvero per la sinistra non ci sarà più alcun futuro. Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    “Le primarie sono un grande atto di democrazia SE FATTE COME SI DEVE!”
    Il problema è tutto lì. Fatte come sono adesso, sono solo uno stratagemma per fare finta che il candidato sia deciso dal “popolo”, quando invece si utilizzano artatamente i meccanismi (plurality senza ballottaggio), le candidature (portare 2 candidati con un plurality fa vincere il terzo) e biechi sotterfugi (ti assicuro che ai cinesi non importa nulla di chi sarà sindaco a Milano, come probabilmente non gli importava nulla chi avrebbe governato la Liguria) per investire “democraticamente” il candidato deciso da chi comanda veramente (vedi, per l’appunto, anche Paita in Liguria).
    Finché Sel sarà complice di questi sotterfugi, cosa vuoi “governare”?

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Francesco, conosci i sistemi di voto, e in generale la teoria del voto? Ti consiglio di studiarla (visto che alle mie parole non credi), basta anche che ti leggi l’articolo relativo su Wikipedia. Ti renderai conto che il combinato legge elettorale-riforma costituzionale è un autentico furto di democrazia, e anzi ti rigiro l’accusa: se non è largamente minoritario il tuo modo di pensare, ossia che la legge elettorale non sia più che fondamentale, centrale in una democrazia, allora la sinistra non avrà più alcun futuro (per il semplice, matematico motivo che l’Italicum la renderà irrilevante).

  • francesco

    Io sarei più cauto. Se ti riferisci alla Spagna, ci sono già evidenti segni di cedimento alle forze tradizionali. Sospetto di chi si definisce “né di Destra , né di Sinistra” (in Italia abbiamo M5S) e che pretende in esclusiva di rappresentare il “nuovo”.
    Francesco, il primo.

  • francesco

    Io non credo in astratto, ma voglio provarci.l’unità delle sinistre è una necessità storica e va oltre la volontà del singolo militante.
    L’arcobaleno, che personalmente ho contrastato, era funzionale all’alleanza con le forze politiche di “centrosinistra” , non alternativo a esse. Questo cancro dev’essere estirpato e nel prossimo futuro vedremo chi e quanti soggetti saranno della Partita, intanto che il Capitale affonda i suoi colpi…
    Francesco, il primo.

  • francesco

    Su questo concodo con te, i valori di riferimento devevono essere univoci, non si può al contempo essere convervatori e progressisti, di destra e di sinistra. Quello che però io sostengo è che l’attuale classe dirigente di TUTTE le formazioni politiche di sinitra esistente ha perso definitivamente credibilità a causa delle lotte fratricide che ha animato, dell’ambiguità delle posizioni assunte, dei troppi cambi di direzione e del troppo tempo che oramai dirigono le rispettive forze, come (E SOPRATTUTTO) dei ripetuti fallimenti accumulati. Vale per SEL quanto per i transfughi del PD, per gli intellettuali “sottuttoio” (ma che della realtà non capiscono proprio nulla), come per il PRC (che è una delle esperienze politiche più fallimentari che si siano mai viste). Non parlo di iscritti ed attivisti, ed anche riferirsi genericamente a tutta la classe dirigente di essi è ingeneroso ed ingiusto verso alcuni che rappresentano sicuramente lodevoli eccezioni. Tuttavia nell’insieme la SINISTRA in Italia HA FALLITO e solo se chi l’ha diretta fino ad oggi si fa definitivamente da parte (o viene messo da parte a forza) che si potrà sperare di ricostruire qualcosa di utile alla società ed alla parte più fragile ed esposta di essa.
    Francesco l’altro

  • francesco

    Non ho la pretesa di rappresentare altro che il mio pensiero e non ho elementi che possano permettermi di considerare le mie posizioni maggioritarie rispetto alle tue; infatti io ho solo auspicato che lo siano, non lo affermo affatto.
    Tuttavia ti invito quando parliamo di orientamento di pensiero a non far riferimento solo a chi come noi si riconosce nei valori della sinistra ma al’insieme dei cittadini di questo paese che in democrazia hanno pari peso di noi (secondo il principio, ta l’altro liberale, di una testa un voto). Nel merito NO non considero affatto un furto di democrazia il combinato disposto legge elettorale-riforma del Senato. Li considero pasticciati e piuttosto imprefetti ma un furto della democrazoia proprio no, dato che molti Stati indubbiamente democratici hanno un sistema monocamerale e premi di maggioranza che assicurano la governabilità (a partire dalla Grecia dove governa l’amato Tsipras proprio su un parlamento monocamerale e grazie ad un determinante cospicuo premio di maggioranza). Tra l’altro il sistema proposto ricalca sostanzialmente il sistema elettorale valido per regioni, provincie e comuni da oltre vent’anni senza che nessuno si sia mai sognati (neanche a sinistra) di considerarlo antidemocratico. Vendola ha vinto in Puglia con un sistema simile all’Italicum..eppure abbiamo solo trionfato e non certo gridato al Golpe istituzionale? Del resto non siamo più alla centralità dello Stato-Nazione dell’800 e ‘900 e l’Italia è inserita in un contesto sovraordinato come l’Europa a cui ha ceduto già parte della propria autonomia decisionale su talune tematiche generali e dunque poco si differenzia da quelle che erano le regioni in Italia vent’anni fà (quando è stata introdotto il sistema maggioritario). FURTO DI DEMOCRAZIA è abolire le libere elezioni e non permettere che si formi una maggioranza definita per la durata di una legislatura anche se alla fine un partito (come SEL) rischia di non avere rappresentanti eletti perchè inconsistente politicamente. La democrazia non è farsi governare da partiti di piccolo peso che condizionano i più grandi (ovvero i rappresentanti di un numero maggiore di cittadini) grazie agli equilibri precari partoriti da un sistema elettorale nato in un contesto storico-sociale (uscita da una dittaura reale) completamente diverso dall’attuale. Anzi un sistema maggioritari rappresenta FINALMENTE la vera sfida per la sinistra che adesso NON potrà più accontentarsi (come ha fatto fino ad ora) di vivacchiare con il 3-5% sufficiente a garantire un posto al caldo (pagato dai contribuenti) ai propri dirigenti ma senza doversi assumere alcuna responsabilità, rischio o impegno serio, anzi felici di vivacchiare con una piccola rendita del tutto inutile al bene del paese (dato che la loro mediocrità è tale che non sarebbero stati MAI capaci di dirigere alcunchè). Certo ci sono controindicazioni (un sistema proporzionale è sicuramente più plurale) ma la perfezione non esiste, non è umana, e di sicuro è ora per la sinistra di dimostrare di essere capace di essere utile al paese (diventando maggioranza) o è meglio l’esclusione parlamentare così da permettere un ricambio dirigenziale al suo interno (cosa che non consente il galleggiamento che fino ha oggi ha potuto mantenere).
    Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ti sbagli, non esiste in nessun paese (e neanche nelle nostre regioni o comuni) un sistema monopartitico (oltre che monocamerale) come l’Italicum. Nessuno. Ti invito di nuovo ad informarti e a studiarti la nuova legge elettorale, capirai anche tu che dare il 55% dei seggi a un partito (e sottolineo partito, non coalizione, in questo il Porcellum era mille volte meglio) che ha preso il 25%, e avere la quasi totalità dei parlamentari scelti dai partiti e non dagli elettori (le preferenze non sono vere preferenze, ma uno specchietto per le allodole, anche per questo rimando alla legge) non si può che chiamare furto di democrazia.

  • alberto ferrari

    Nel 1920 Lenin scrisse ” L’estremismo: malattia infantile del comunismo”. In esso Lenin polemizza frontalmente con le concezioni dei “co­mu­nisti di sinistra” che teorizzano l’uscita in massa dai sindacati riformisti, il rifiuto di “qualsiasi compromesso” e l’astensionismo parlamentare. Era insomma contro tutti coloro che pur essendo in tre vedono continuamente rivoluzioni dietro ogni angolo, perché non guardano all’elettorato, ma solo ai vertici e confondono il loro personale odio verso i verso i vertici con l’elettorato che essendo di sinistra quei vertici vota perché non trova di meglio. Lenin accusava questi “comunisti di sinistra” di mandare i compagni allo sbaraglio preferendo la rivoluzione a “parole” alla lunga pratica politica per conquistare consensi e dunque voti.
    Che è un po’, se ci pensate bene, quello che sta avvenendo in SEL dopo il confinamento di Vendola a “presidente onorario”. Adesso la colpa è diventata anche di Pisapia!! Quanto aveva ragione Lenin.

  • francesco

    Credimi non voglio polemizzare con te , ma stai sbagliando, il premio di maggioranza previsto dal cosidetto “Italicum” non va a nessun partito specifico ma alla LISTA (esattamente come funzione il sitema elettorale maggioritario che vige per elezioni Regionali e Comunali). LISTA che può essere formata da nominativi provenienti non solo da partiti diversi ma anche da cittadini non iscritti ad alcun partito. L’unica differenza sostanziale con le coalizioni (come nel sistema attuale) è che non ci sono liste diverse di ciascun partito apparentate tra loro ma una lista unica, con unico simbolo (generalmente se ne crea uno apposito se a lista raggruppa più partiti tradizionali) e può dare vita ad un solo unico gruppo parlamentare formato dagli eletti sulla base delle preferenze avute. Ripeto non c’è alcun furto di democrazia, la legge può non piacere (a me piace molto poco ed avrei preverito un sistema a doppio turno) e si può auspicare la sua modifica, ma ripeto parlare di democrazia in pericolo è fuori luogo e del tutto falso. Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Non c’è bisogno di scomodare Lenin e i “comunisti di sinistra” per capire che, se Pisapia non avesse suggerito la candidatura di Balzani (peraltro neanche di Sel), a quest’ora Majorino sarebbe il candidato sindaco e non Sala, che ha preso solo il 42%.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ah si? E questa LISTA, formata da più partiti, come sarà composta? In quali percentuali saranno presenti i vari partiti? Lo decidono i partiti stessi, senza possibilità di scelta da parte degli elettori. E con le preferenze che di fatto non ci sono, il capolavoro è completo.
    Abbi pazienza, ma qui “del tutto falso” c’è la tua comprensione dei meccanismi elettorali, per i quali ti invito, di nuovo, a studiarti la legge e i possibili meccanismi alternativi.

    P.S.
    Mi sono qui limitato a farti notare i macroscopici difetti formali della legge, ma non nascondiamoci dietro un dito: la LISTA, di fatto, sarà composta da un solo partito (il PD), che si prenderà il 55% dei seggi col 25-30% dei consensi. Ma come puoi chiamarla democrazia questa?

  • francesco

    Sei libero di pensarla come credi e sinceramente non sono il difensore d’ufficio né del PD, né della nuova legge elettorale. Ti invito (come invito chi segue SEL) a cercare di valutare le questioni che si pongono davanti a noi per quello che sono e non “filtrate” dal giudizio che abbiamo del PD. E lo dico non perchè il PD meriti rispetto ma perchè se guardiamo alle questioni con una lente deformata prendiamo solo delle grosse cantonate; esattamente quelle che la “sinistra” italiana sta prendendo da molti anni a questa parte come inequivocabilmente la scarsissima fiducia degli elettori nei nostri confronti attesta al di là di ogni ragionevole dubbio.

    ps.
    ma se poi interessa solo il conforto di ritenerci nel giusto anche se ciò vuol dire NON aiutare concretamente nessuno se non appagare il proprio ego (e per qualche scaltro ricevere uno stipendio immeritato sotto forma di indennità pubblica) allora la strada che la “sinistra” sta seguendo è giusta (per quanto velleitaria e sterile). Ma si abbia allora almeno la decenza di non dire che si fà politica, perchè la politica – nel bene come nel male – è proprio tutt’altra cosa che una coperta di Linus.
    Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    No Francesco, è molto più semplice, e il pregiudizio sul PD non c’entra. Semplicemente, alcune cose sono opinioni, altre no, perché governate esclusivamente dalla logica e dalla matematica, e questa della legge elettorale è una di queste. Se uno pensa che questa legge sia democratica, o è in malafede, o non l’ha capita. Tertium non datur, ripeto, non è un’opinione. Ti invito di nuovo a studiare la legge e i sistemi di voto alternativi, se non mi credi.

  • francesco

    Ripeto, sei libero di pensarla come credi ma la tua è e rasta SOLO un’opinione (esattamente come la mia). Il tuo bollare come antidemocratica la legge è solo un tuo parere e niente di più e pensare (come fai) che non sia così è solo supponenza (culturale). Prorio quel male (la supponenza) di cui purtroppo la “sinistra” italiana soffre terribilmente. Da (ex) componente di una segreteria provinciale di un partito di sinistra ho partecipato a molti confronti con altre forze politiche per costituire liste elettorali comuni (dato che legge maggioritaria che vige in Italia da oltre 20 anni consente l’apparentamento tra liste solo nei comuni superiori a 10.000 abitanti, negli altri si possono presentare solo “liste” singole, esattamente come prevede l’Italicum) e so bene come funziona e che tipo di relazioni innesca. Tra l’altro tutti quelli che si stracciano le vesti ora fino ad ieri non hanno mai avuto niente da ridire su questo meccanismo sostanzialmente analogo, ma forse il problema non è la legge in se ma il fato che fino ad ieri chi oggi grida al “golpe democratico” di quella legge ne fruiva i vantaggi (dato che l’apparentamento tra l’allora PDS-DS-PD e i partiti di “sinistra” era la regola), mentre ora con il misero 3-4% di voti che a mala pena riusciamo a raccogliere e la rottura dei rapporti con il PD rischiamo solo di restare fuori dalle istituzioni. Ecco tu evidentemente confondi la democrazia con la presenza nelle istituzioni dell’attuale “sinista” (o il probabile obbrobrio che riuscirà a partorire questa scadente classe dirigente che adesso ci troviamo). Ma sono due cose diverse. E’ il mio parere e per quanto fatichi acrederlo ha PARI dignità e valore del tuo. Altro che tertium non datur.
    Francesco l’altro

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    La matematica e la logica non sono opinioni. Se vieni a raccontare questo, o ignori i principi base della razionalità, o sei un mistificatore. Tertium non datur.

  • nino

    non è possibile che prima si dica si alle primarie e dopo la sconfitta, prevedibilissima, si dica che la stagione arancione è finita, facendo intravedere una diversa alleanza. E’ questione di credibilità. Non si sapeva che con due candidati di sinistra sala sarebbe diventato il candidato sindaco di Milano? Non credo che fosse difficile prevederlo. O accetti le primarie e in caso di sconfitta ob torto collo anche la campagna elettorale per il candidato della coalizione vincente o decidi di escludere qualsiasi alleanza col pd.
    E’ troppo opportunista accettare le primarie e dopo la sconfitta cambiare cavallo.Si perde in credibilità.Mi rendo conto che sel sia in confusione perchè non ha ancora deciso tra accettazione dell’alleanza con il pd o il rifiuto della stessa, ma cambiare cavallo dopo le primarie è un atto di sommo opportunismo.

  • nino

    nb per il candidato vincente della coalizione

  • francesco

    Lenin, a leggerlo tutto, metteva in guardia i compagni per rifuggire anche dal cretinismo parlamentare, cosa che capita specialmente a chi intende allearsi con una forza politica come il PD, totalmente votata alla Legge di Mercato, il Totem del Capitale.
    Francesco, il primo.

  • alberto ferrari

    caro Detestor, Pisapia ha sempre fatto capire che Majorino è certamente un bravo assessore, ma troppo “di parte” e che dunque difficilmente poteva avere il voto della maggioranza dei milanesi alle elezioni vere, quelle di giugno.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Quindi, portiamo un terzo candidato per far vincere quello di destra (Sala)? Mi sfugge la strategia.

  • alfa, ☭ ✪ che sbaglia

    L’errore è lo stesso di Sanders, pensare di cambiare le cose “da dentro”. Invece va creato proprio qualcosa di alternativo.

    Sel è senza futuro, e Sì è una fotocopia di Sel.

  • alfa, ☭ ✪ che sbaglia

    Infatti Sel Milano appoggerà Sala 😀 #epicfail

  • Enrico Matacena

    Ecco il solito troll francesco il grillino che spara frottole: Frantoianni ha avuto una posizione coerentissima (finalmente dopo anni di ambiguità che a SEL sono costati molto) di alternativa ad un PD sempre più a destra. Semmai è SEL milanese a non essere coerente e seguire una linea strapuntinista che tanto ha fatto male al nostro partito ma che per fortuna è ormai largamente minoritaria .

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Speriamo di no, speriamo sia un’anomalia milanese.

  • alfa, ☭ ✪ che sbaglia

    Anomalia? Sel è un’anomalia, dal 2009 ad oggi è tornata completamente indietro, non si capisce perché sia nata e a che cosa serva.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Caro Alfa, questo è il tuo punto di vista, ma Sel ha il suo perché e la sua precisa collocazione politica. E’ la sinistra non massimalista che sceglie di mediare con posizioni più moderate al fine di formare un governo forte dell’appoggio di partiti con un’altra visione del mondo. Certo, questo non significa svendere i propri ideali, che è quello che si è fatto a Milano, aldilà della retorica.

  • alfa, ☭ ✪ che sbaglia

    Altra visione del mondo, addirittura. Non é solo Milano, ma Bologna e Torino con le privatizzazioni, Roma idem, regione ER non ne parliamo. Sel é inutile, se non come sfogatoio per quelli che credono ancora nella favoletta del csx.

  • Enrico Matacena

    Mio disgusta il solito trollismo grillineggiante di chi come francesco, attacca a sproposito al posizione di Frantoianni, la quale è stata al contrario di quella di SEL milanese, estremamente chiara e coerente. Certo non si può commissariare mezza Italia per cui a Milano il 65% dei comnpagni ha deciso pr questa linea suicida. però mi auguro che la nuova forza politica della sinistra sappia liberarsi di queste frange subalterne al PD e riesca a esprimere a pieno tutte le potenzialità di quella sinistra di cui in Italia c’è un estremo bisogno.