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Mercoledì, 24 settembre 2014

Nuova tegola sugli F35: costi di manutenzione alle stelle

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Le spese per mantenere in servizio il supercaccia F-35 potrebbero “non essere sostenibili” e sono di gran lunga superiori a quelle per gli aerei che deve rimpiazzare. È dagli esperti del Gao, il Government Accountability Office ossia i sorveglianti statunitensi del denaro pubblico, che arriva la nuova bordata contro il programma militare. Un missile lanciato mentre a Oslo si riuniscono i rappresentanti delle nove nazioni impegnate nella costruzione dell’aereo più costoso della storia, Italia inclusa, per fare il punto sulla situazione.

Il rapporto del Gao non è stato ancora ufficializzato: al momento si tratta di una bozza, rivelata dal sito Breaking Defense. Il documento si basa sull’analisi degli specialisti del Pentagono e mostra due cifre di impatto immediato. Per mantenere in servizio gli stormi del supercaccia negli Stati Uniti tra carburante, manutenzioni e ricambi serviranno 19,9 miliardi di dollari l’anno mentre ne bastano 11,1 per far volare gli aerei che è destinato a sostituire. Un aumento di 8,8 miliardi di dollari ogni dodici mesi, pari al 79 per cento: troppo, anche per le casse americane.

È un problema che riguarda da vicino anche le nostre forze armate. Tra i tanti vantaggi prospettati con l’adozione dell’F-35 c’era anche una notevole riduzione dei fondi per la gestione rispetto ai jet che dovrà sostituire. Oggi infatti Tornado, Amx e Harrier di Aeronautica e Marina – tutti progettati alla fine degli anni Settanta – hanno costi molto alti tra ricambi, ore in officina e carburante. Invece il supercaccia prometteva di abbattere il denaro richiesto per queste voci.

Una previsione che sembra drammaticamente smentita dalle indiscrezioni sul documento del Gao. Il portavoce Joe DellaVedova, pur rifiutandosi di commentare la bozza di un documento non ancora ufficializzato, ha spiegato che «oggi ci sono circa cento aerei e tutti consegnati da poco. Quando ne saranno operativi migliaia ci saranno benefici finanziari significativi». Insomma, non si può capire quanto spenderà il Pentagono per i suoi jet facendo riferimento alle condizioni dei prototipi.

Nel dibattito italiano, alla Camera si discute la mozione di Sel per lo stop al programma,  la questione dei costi di mantenimento non è ancora entrata. L’investimento per una flotta di 90 F-35 è pari a oltre 15 miliardi di euro, una cifra considerata troppo alta in un momento di recessione economica. Allo stesso tempo, in Piemonte è stato costruito l’unico polo fuori dagli Usa per l’assemblaggio dei velivoli e la manutenzione. 

Commenti

  • luigi Previati

    No F-35 !
    Quale politica internazionale ed europea targata Italia ?
    Quali spese oggi e domani !
    Quali prezzi pagare ????