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Venerdì, 13 maggio 2016

Quaranta: privacy cittadini non garantita. Presto proposta legge su telemarketing. L’interpellanza e discussione alla Camera

Telemarketing

“Mi sembra evidente che il nostro intervento è servito a rendere consapevole il governo che sono necessarie norme più stringenti per tutelare la privacy dei cittadini dal telemarketing”. Lo dichiara il deputato di Sinistra Italiana Stefano Quaranta dopo avere concluso la discussione sull’interpellanza urgente che presentava al governo la drammatica situazione in cui ormai gran parte degli italiani vivono: perseguitati da operatori del telemarketing a tutte le ore del giorno.

“Ho raccolto l’appello di associazioni e cittadini che da tempo denunciano come il registro delle pubbliche opposizioni e il garante delle privacy non riescano a mettere freno all’aggressività degli operatori del telemarketing”, spiega Quaranta, che annuncia che nelle prossime settimane presenterà una proposta di legge che superi e migliori l’attuale quadro legislativo e ne elenca alcuni punti fondamentali: “tutti devono potersi iscrivere al Registro delle opposizioni, indipendentemente dal fatto che siano o meno in elenchi pubblici; deve essere un registro universale e totale, che possa difendere anche coloro che hanno dato il consenso inavvertitamente; occorre inasprire il quadro sanzionatorio, in particolare nei confronti di quegli operatori che utilizzino aziende di telemarketing che hanno compiuto evidenti abusi. Da questo punto di vista, quindi, ci vuole una responsabilità condivisa tra operatori e aziende di telemarketing; in ultimo attuare una campagna informativa perché sia chiaro ai cittadini quali sono i propri diritti e come potersi difendere”.

“Colgo con favore la conferma del sottosegretario De Filippo che ha confermato come sia necessario un intervento di carattere normativo – replica il deputato di Sinistra Italiana – ma altresì sottolineo il grave ritardo della politica e l’urgenza di ragionare sul merito. Non è possibile lasciare sulle spalle delle sole associazioni la tutela della privacy dei cittadini”.

“Va fatta poi una riflessione sulla situazione del call center – conclude il deputato di Sinistra Italiana – sempre più aziende italiane utilizzano call center all’estero. Questo ha due ordini di problemi: quello della tutela dell’occupazione, perché sappiamo benissimo quali sono le regole di ingaggio dei call center che si aprono all’estero; dall’altra parte, c’è anche un problema di tutela della privacy e dei dati sensibili. Quindi, io credo che, anche su questo punto, il Governo dovrebbe fare la sua parte”.

L’ interpellanza e resoconto stenografico discussione.

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