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Lunedì, 11 aprile 2016

Riforme, Scotto: il parlamento non è direzione del Pd. Necessario rinvio voto

costituzione

In apertura di seduta i capigruppo alla Camera dei gruppi parlamentari di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, Movimento 5 stelle, Michele Dell’Orco, e Forza Italia, Renato Brunetta, hanno chiesto la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per rinviare il voto finale sulle riforme costituzionali dopo il referendum sulle trivelle previsto per domenica prossima 17 aprile, e il voto sulle mozioni di sfiducia al Senato

«Ci appelliamo alla sensibilità istituzionale del Pd e della maggioranza per convocare una conferenza dei capigruppo urgente sull’andamento dell’esame delle riforme Costituzionali. La richiesta è giustificata dal fatto che da qui a dieci giorni il governo sarà di fatto sottoposto a doppia fiducia: il referendum sulle trivelle e il voto di sfiducia». Lo chiede in Aula il capogruppo dei Deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.

«Nei giorni corsi l’inchiesta su trivellopoli ha fatto emergere novità importanti, continua Scotto, novità che hanno portato le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia già calendarizzata per il prossimo 19 aprile in Senato. E’ necessario quindi un rinvio del voto sulle riforme, prosegue il capogruppo di SI. Di fronte a questo doppio voto la saggezza, la sensibilità istituzionale, esigerebbe un rinvio. Renzi non può pensare di utilizzare il Parlamento a suo piacimento. Mi auguro che non si voglia trasformare anche la discussione di oggi, con l’intervento del Presidente del Consiglio, in una replica della direzione del Pd dove invece prevale solo la logica dello scontro e dello sberleffo. La democrazia esige il pluralismo, solo i regimi considerano le opposizioni antidemocratiche quando fanno il loro mestiere. Questo è il Parlamento», conclude Scotto.

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