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Lunedì, 11 gennaio 2016

Riforme, Sinistra italiana-Sel: da Ddl Boschi e Italicum rischio democrazia. Referendum battaglia fondamentale

Il “combinato disposto” tra il ddl Boschi e l’Italicum “introduce una forma di presidenzialismo surrettizio che squilibra il rapporto tra i poteri e mette a rischio la tenuta democratica”. Lo ha detto il capogruppo di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, in una conferenza stampa alla Camera (insieme a Alfredo D’Attorre e Stefano Quaranta e al profe. Massimo Villone) dove in aula nel pomeriggio si voterà il ddl di riforma della Costituzione. Scotto ha spiegato che «organizzeremo in tutto il Paese i Comitati per la difesa della Repubblica cosituzionale, lo faremo vincendo il referendum, previsto per ottobre» sulle riforme.  «Sarà – ha detto – una battaglia fondamentale: non siamo affezionati a un feticcio, ma vogliamo che i valori della Costituzione, di libertà e di uguaglianza, della centralità del welfare e dei diritti sociali siano salvaguardati».

Per l’ex Pd D’Attorre, il referendum sarà «una battaglia decisiva per la Costitiuzione, per la qualità della nostra democrazia e sarà l’ultima occasione, l’ultimo appello» per bloccare l’avanzata renziana. Se dovesse vincere il sì alla riforma «nel 2017 si andrà alle elezioni e gli italiani saranno messi di fronte ad una scelta tra Renzi e il Movimento 5 Stelle. Se invece vincerà il no – ha detto ancora – l’Italicum andrà in soffitta e si riaprirà una prospettiva per il centrosinistra per i prossimi anni». Il paragone che viene fatto da Renzi «tra riforma costituzionale e Costituzione fa rimanere imbarazzati», ha aggiunto.

 

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