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Venerdì, 8 maggio 2015

Scotto: Renzi corre solo sulle cose che gli interessano. Ora vediamo cosa vuole fare sul conflitto di interesse…

Conflitto

«Ci hanno fatto perdere tempo, Renzi corre sulle cose che gli interessano, rallenta su quelle utili al Paese. Comunque, meglio tardi che ». Arturo Scotto, capogruppo alla Camera di Sel, attende alla prova dei fatti Matteo Renzi sul conflitto di interessi e all’Adnkronos spiega le ragioni del suo scetticismo: «Il Pd ha fatto sempre muro, ci hanno fatto perdere tanto tempo. Quella di Sel non è una proposta anti-Cav, ha uno spettro molto più ampio, riguarda molte più categorie ed è trasversale, perchè non incide su un solo campo politico». «Il conflitto di interessi in questo Paese -avverte Scotto- è molto più profondo, va al di là del caso Berlusconi. Nonostante le nostre proposte siano sempre state bocciate dal Pd e nonostante noi fossimo riusciti a portare il conflitto di interessi in discussione prima della legge elettorale e della riforma costituzionale in Aula, il Pd votò un rinvio in Commissione e lo affossò. Adesso il tema torna di nuovo, va benissimo, vediamo…».

Come spiegato dal ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, si riparte dal testo unificato dalla commissione Affari costituzionali della Camera per l’esame del conflitto di interessi e l’intenzione del governo è quella di chiedere la calendarizzazione in Aula del provvedimento entro il mese di giugno. «Se il governo Renzi porterà una legge sul conflitto di interessi in Aula -spiega Scotto, promotore e primo firmatario di due proposte di legge in materia, un ddl e una pdl costituzionale- mi auguro innanzitutto che tenga conto delle proposte che arrivano anche dalle forze dell’opposizione, a cominciare da Sel, e poi ci misureremo sulla reale volontà».

La prima commissione di Montecitorio una parte di lavoro l’ha già svolto e la base di partenza c’è già, anche se dovrebbe essere solo tale: si tratta, appunto, del provvedimento che ha unificato le sei proposte presentate a partire dal 2013 da Gian Claudio Bressa (Pd), Pippo Civati (appena uscito dal Pd) e altri, Irene Tinagli e altri, Arturo Scotto (Sel) e altri e dal gruppo del M5S che di proposte ne ha presentate due, l’ultima nell’ottobre scorso. I testi sono stati unificati dalla commissione nell’ottobre 2014 in un provvedimento unico con 16 articoli in totale con “Disposizioni in materia di conflitti di interessi dei titolari delle cariche di governo. Delega al governo per l’adeguamento della disciplina relativa ai titolari delle cariche di governo locale”.

Commenti

  • Peppe Parrone

    Benissimo.
    Io mi auguro innanzitutto che tra le “proposte che arrivano anche dalle forze dell’opposizione”, ci sia anche una che riguarda il gigantesco conflitto di interesse delle banche.