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Giovedì, 20 marzo 2014

Senato, De Petris: umiliante ed offensivo per le donne l’inghippo partorito sulle quote rosa

donne

«La norma sul riequilibrio di genere, partorita dall’accordo Pd-Fi-Ncd, è un inganno tanto sfacciato e offensivo per la dignità delle donne che SEL ha ritenuto umiliante persino partecipare al voto», afferma la presidente del Gruppo Misto-SEL Loredana De Petris.

«Affermare che solo chi scelga di esprimere tre preferenze debba almeno in un caso rispettare il riequilibrio di genere – prosegue la presidente De Petris – somiglia più a una forma di carità che a una scelta politica e culturale di civiltà. La decisione di annullare solo la terza preferenza, ove si contravvenga anche a questo obbligo, rivela la natura bugiarda anche di questa norma. E’ sin troppo facile indovinare quali accordi inconfessabili e quali sordidi giochetti verranno allestiti intorno a quella terza preferenza».

«Riteniamo molto grave – prosegue la presidente – anche che non si sia voluto affrontare il tema della soglia di sbarramento, che per le elezioni europee non ha alcun senso, dal momento che non si pone alcun problema di governabilità. Si sarebbe quindi dovuto almeno abbassarla».

«Ancora una volta – conclude la senatrice di SEL – si è dimostrato che ogni considerazione e ogni principio può e deve essere sacrificato sull’altare dell’accordo con Forza Italia. Sarebbe stato necessario che le tante senatrici e i senatori che non condividono questa legge avessero mostrato per una volta un po’ di coraggio invece di piegarsi e approvarla lo stesso. Per quanto ci riguarda – ha concluso – non abbiamo voluto avallare in alcun modo questo gioco ipocrita e abbiamo scelto di non partecipare al voto».

Il Senato ha approvato con 157 sì, 34 no e 23 astenuti il ddl sulle Europee che introduce la parità di genere dal 2019, quando “in ciascuna lista i candidati dello stesso sesso” non potranno “eccedere la metà”. L’intesa tra Pd, Ncd e Fi prevede però una norma transitoria che si applicherà anche al voto di maggio: se l’elettore esprimerà tre preferenze, una di queste dovrà riguardare un candidato di sesso diverso rispetto agli altri due.

Commenti

  • MGiovanna

    Pd: dal marxismo allo scoutismo, dai diritti alla carità, dall’egemonia culturale al paternalismo. Questa la svolta renziana. Ecco perché, in ogni settore, il Pd trova facilmente l’accordo col centrodestra.