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Martedì, 5 agosto 2014

Senato e Riforme, Sel: ci abbiamo provato ma maggioranza sorda a ogni modifica. Pronti a costruire i comitati referendari per il No

L’atteggiamento del governo è cambiato rispetto ai giorni del muro contro muro. Però solo nelle forme, non nella sostanza. Ostruzionismo o dialogo, il risultato non cambia: la strada per modificare la riforma costituzionale è sbarrata.

Lo hanno detto ieri mattina la presidente del Grppo Misto SEL al senato Loredana De Petris e il coordinatore di SEL Nicola Fratoianni, in uina conferenza stampa convocata per fare il puto sulla situazione e chiarire alcuni equivoci suggeriti da una stampa non proprio disinteressata. Prima di tutto: non c’è alcuna trattativa in corso col governo né alcun atteggiamento conciliante di Sel in cambio di ipotetiche contropartite. Sel, ha chiarito la presidente De Petris, non si era mai riproposta azioni aventiniane come l’abbandono dell’aula. Quella decisione era stata una conseguenza diretta dell’atteggiamento Grasso, arrivato a silenziare il microfono della relatrice di minoranza, la stessa senatrice De Petris, ma Sel non ha mai inteso fare altra battaglia che quella, in aula, per l’approvazione dei suoi emendamenti. Invita anzi lega e M5s a rientrare in aula per condurre insieme quella battaglia. La Lega, qualche ora, dopo rientrerà effettivamente in aula. Il M5S per ora no.

Nessun Aventino, ma anche nessun ritiro degli emendamenti. Impossibile a fronte della blindatura della riforma da parte del governo, identica a fronte del dialogo come lo era stata di fronte all’ostruzionismo. L’immunità è rimasta per tutti, nonostante le evidenti assurdità che comporta. La platea per eleggere il capo dello Stato non è stata allargata. Le firme per le leggi di iniziativa popolare verranno abbassate, ma non per tornare a quelle che erano: si tratterà sempre di 150mila firme invece che 50mila. L’unica apertura, quella sulle firme per il referendum, è quasi vanificata dalla decisione di riportare il quorum al 50% più uno degli aventi diritto ove si tornasse alle 500mila firme per convocare i referendum.

In questa condizione l’opposizione non può che essere radicale e la critica radicale. La riforma è un passo indietro robusto in termini di democrazia sostanziale e, se l’Italicum resterà quello che è lo sarà molto di più. Ma le critiche pur durissime al pd di Renzi, ha chiarito Fratoianni, non comportano affatto la denuncia delle giunte regionali e comunali dove Sel governa insieme al pd e tanto meno proibisce le alleanze future per regioni e comuni. Non si vede infatti perché gli errori gravissimi di Renzi debbano impedire di govrnare bene regioni come l’Emilia-Romagna o la Calabria, dove si voterà nel prossimo novembre.

 

Commenti

  • Valium

    Beh, se per il porcellum sono state raccolte 1.210.000 firme, siano 500.000 o siano 800.000 più o meno ci arriviamo.

  • roberto

    costituire i comitati referendari coinvolgendo anche i c..m5s

  • Ferdinando

    Io o ho assistito a tutto il dibattito in Senato. Ho perso tantissime ore ma ho potuto vedere e sentire tutto senza il filtro o i” sunti ” che, ovviamente, ciascuno fa come meglio si adatta alla sua posizione. Sono rimasto disgustato da come si possa solo lontanamente pensar e che quelle squallide scene fossero degne di un di arbitro parlamentare Parole, parole, battute, urla , show di pessimo gusto , il tutto nell’ottica di allungate i tempi e bloccare il voto. Non mi si venga a dire che 6000 ( dico seimila ) emendamenti non fossero solo ed esclusivamente ostruzionistici. L’ostruzionismo ê previsto dai regolamenti quindi ci sta, così come ci sta che la maggioranza, utilizzando i regolamenti blocchi l’ostruzionismo, Non penso e credo nessuno pensi che nelle ore di dibattito si possano cambiare le sorti di un provvedimento…. Forse si può cambiare la convinzione di uno, due parlamentari ma non l’obbiettivo finale Questo si forma con gli accordi di tipo politico che devono intercorrere tra le varie forze , non si può sperare in un “errore ” o in una ” imboscata” , con questo metodo si può vincere su un singolo emendamento ma non sulla ” polpa” . 6 Senatori avranno, forse, anche ragione ma oltre duecento forse hanno qualche ragione di più. Avete estremizzato le vostre
    Posizioni e questo ê il risultato ottenuti: zero. Si andrà al referendum è questo confermerà abbondantemente la riforma. E un leccato, la sinistra ha perso per la ennesima volta una occasione arroccando ai dietro ai suoi sognanti slogan così come purtroppo è stato fatto spesso nel passato….don il risultato che vincono glia altri, gli altri governano e non ci resta altro che fare ” manifestaIoni”, urlare alla dittatura …salvando così la nostra coscienza. Se siamo arrivati a percentuali da prefisso telefonico dobbiamo può ringraziare solo noi stessi .Temo che per la ennesima volta ci convinceremmo che tutto è colpa di ” poteri forti ” , da delinquenti e tutto l’armamentario di malvagi. è tempo che la nostra classe dirigente

  • Giorgio Lucchesi

    Ma la De Petris non aveva dichiarato che i referendum erano un falso di Renzi ?O forse questa è un altra dichiarazione in attesa del concordato sulle soglie minime della legge elettorale?O l’attesa per le eventuali alleanze locali?Ma che politica è questa?Chiudete le liste con TSIPRAS e sottomettetevi a Ferrero è l’unica via che vi farà sopravvivere