Senato, il governo tira dritto e ignora il Parlamento. Sel: Ddl in totale contrasto con la Costituzione
L’Aula del Senato ha iniziato l’esame del ddl sulla riforma costituzionale. Ad aprire il dibattito è stata la presidente della commissione Affari costituzionali, Anna Finocchiaro, che ha riferito dei lavori in commissione: «Dopo l’indagine conoscitiva in cui sono stati auditi 32 costituzionalisti, nella seduta del 15 settembre ho dichiarato l’inammissibilità degli emendamenti ai sensi dell’articolo 104 del regolamento sugli articoli 1 e 2».
«Ho ritenuto di non procedere alla votazione sul comitato ristretto – ha spiegato ancora Finocchiaro – in attesa delle determinaziono della capigruppo e, come è noto, la decisione assunta e confermata in Aula è stata di inserire il ddl costituizonale nel calendario dei lavori dell’assemblea a partire dalla seduta odierna». Quindi è iniziata l’illustrazione delle questioni pregiudiziali, la prima è quella presentata da Loredana De Petris, di Sel.
«Sulle riforme costituzionali è stata prodotta un’inaccettabile accelerazione di carattere politico con gravi conseguenze procedurali e quindi di per se’ in modo palesemente anticostituzionale, contrario allo spirito, all’essenza stessa della nostra Costituzione». Così la senatrice di Sel Loredana De Petris, illustrando nell’aula del Senato, la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal suo partito. De Petris aggiunge: «L’effetto di questo ddl è in totale contrasto non solo con l’articolo 1, ma con l’impianto generale della Costituzione perché produce un restringimento fortissimo della democrazia e della sovranità del popolo che ancora una volta viene espropriato».
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