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Venerdì, 27 giugno 2014

Servitù militari, il governo equipara le soglie di contaminazione a quelli dell’industria. Sel: rischio condono sulle indagini in corso

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«La decisione del Governo di parificare le concentrazioni di soglia di contaminazione dei siti militari a quelli previsti per l’industria è un fatto gravissimo e potenzialmente delittuoso, che rischia di trasformarsi in un vero e proprio condono tombale per le indagini in corso sull’inquinamento ambientale».  Lo rende noto il deputato sardo di Sel Michele Piras, componente della Commissione Difesa di Montecitorio.

«Le soglie previste dalla normativa vigente per le industrie sono infatti enormemente più alte rispetto a quelle assegnate alle attività militari. E questo potrebbe aver contenuto, anche solo parzialmente, gli effetti di quelle attività ad esempio nei poligoni. Sollevare quella soglia, prosegue Michele Piras, equivale a dire alle Forze Armate che da domani potranno inquinare di più e, per esempio, alla Procura di Lanusei che l’indagine sul Poligono di Quirra in Sardegna può fermarsi qui. Quindi ci troviamo di fronte a un Decreto (n.91/2014) che annuncia disposizioni urgenti per la tutela dell’ambiente per poi costruire le condizioni di base per una lesione potenziale della salute delle popolazioni locali».

 

Come Sinistra Ecologia Libertà contrasteremo questo provvedimento in sede di conversione e personalmente predisporrò due emendamenti: uno abrogativo e l’altro per la riduzione della soglia di contaminazione per le attività industriali. Faccio appello alle forze di maggioranza, conclude il deputato di Sel Michele Piras, affinché questa parte possa essere prontamente cancellata e ripristinato lo stato ex ante al decreto entrato in vigore il 25 giugno scorso.