Sono già oltre 400 le firme raccolte a sostegno di Luca Casarini, attualmente agli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicazione verso l’esterno, dopo che il Tribunale di Venezia ha respinto la richiesta per l’affidamento ai servizi sociali. Molte di queste firme sono state apposte oggi, su uno striscione lungo 6 metri, durante il partecipato sit-in che si è svolto davanti al tribunale del capoluogo siciliano.
I partecipanti al sit-in chiedono che non venga criminalizzato l’attivismo politico con misure sproporzionate o, come nel caso di Casarini, equiparato a criminalità organizzata o comune. Inoltre l’appello dei manifestanti è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica affinché il tribunale di sorveglianza di Palermo accolga la richiesta di sospensione del provvedimento restrittivo che vieta a Casarini la possibilità di ogni comunicazione con l’esterno e con i mezzi di informazione. Un bavaglio inaccettabile, dicono i promotori dell’iniziativa.
Intanto continua a ritmo sostenuto la raccolta delle adesioni sulla pagina facebook