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Mercoledì, 30 luglio 2014

Speranza a Sgarbi: Non devono essere i Bronzi di Riace ad andare a Milano ma devono essere i turisti a venire in Calabria

bronzi

Puntuale come le stagioni si è riaperta la discussione sui Bronzi di Riace. Questa volta è Vittorio Sgarbi a chiedere che vengano portati a Milano per l’Expo con la motivazione ridicola di toglierli dalle mani della ‘Ndrangheta. La ‘ndragheta a Milano e in Lombardia, come hanno dimostrato le inchieste più recenti, è presente da tempo ed ha infiltrato economia ed istituzioni. Adesso, altrettanto puntualmente, si riaprirà l’ennesimo scontro tra favorevoli e contrari all’esportazione dei Bronzi senza affrontare la questione vera e centrale. L’Expo può essere ancora un’occasione per una boccata di ossigeno all’economia nazionale se non la si imposta esclusivamente sull’asse Milano-Rho, ma se si avrà la capacità di darle un respiro nazionale.

Non devono essere i Bronzi di Riace ad andare a Milano ma devono essere i turisti, che verranno a Milano da tutto il mondo per l’Expo, a venire in Calabria. E per fare questo ci dovrebbero essere dei pacchetti turistici estensivi al loro soggiorno a Milano che propongano di visitare i Bronzi e la Calabria. Per fare questo ci vorrebbe programmazione e lungimiranza. Gli operatori turistici internazionali preparano i loro pacchetti turistici con almeno un anno di anticipo. E invece l’Expo è ancora alle prese con la creazione delle infrastrutture e dei padiglioni. La regione Calabria che progetti ha in programma per l ‘Expo? Che sinergie ha creato o ha intenzione di creare ? Come si intendono coinvolgere gli operatori turistici, commerciali, dell’agroalimentare, dell’artigianato? Affiora sempre l’arte dell’arrangiarsi, del pressapochismo, degli annunci facili. Anni e anni di politiche turistiche fallimentari hanno portato la nostra regione a vivere di turismo per pochi mesi all’anno.

La stagione turistica si è sempre piu’ ristretta e chi si illudeva dell’effetto benefico degli 80 euro è rimasto deluso. La Calabria è stanca di parole e promesse vuote. I problemi non si risolvono con gli slogan, le parate, gli annunci ad effetto ma con tanto lavoro quotidiano e silenzioso. C’è bisogno di rinnovamento e di capacità amministrativa. Nulla si crea per incanto o con le parole. Per questo è arrivata l’ora di #cambiarelacalabria e di cambiarla davvero.

 

Commenti

  • c.f.

    Premetto di non sopportare Sgarbi per il modo arrogante (e da furfante) di porsi, ma francamente questo articolo di Speranza fà davvero cadere le braccia.
    Posso dirlo con cognizione di causa avendo letto l’intervista a Sgarbi su Repubblica di oggi che è l’oggetto della risposta di Speranza.
    Sgarbi (che ripeto davvero non mi piace per niente) da nessuna parte dell’intervista sostiene che i Bronzi di Riacee devono essere esposti anche in altri musei per “toglierli dalle mani della ‘Ndrangheta” come afferma Speranza che ho non sà leggere oppore è in malafede. Sgrabi sostiene che è affine a quello della “Ndrangheta” l’atteggiamento di molti amministartori locali calabri di rifiuto ad acconsentire l’esposizione dei Bronzi di Riace fuori dalla Calabria rivendicanto la proprietà (in questo caso in termini di uso) delle opere (ed è questo rivendicare come proprio qualcosa che è invece dello STATO ITALIANO che Sgarbi, un pò provocatoriamente, evidenzia come non dissimile dagli atteggiamenti delle organizzazioni mafiose). Ciò che rivendica Sgarbi è che essendo i Bronzi di Riace patrimonio dello STATO ITALIANO e dato l’alto valore artistico degli stessi sarebbe opportuno che si trovassero occasioni per esporli anche al di fuori della regione Calabria, in occasione dell’Expo ma anche prestandoli a musei esteri così da veicolare diffusamente il valore del nostro paese alimentandone l’interesse anzichè sottoutilizzarli come accade se restano esposti solo al museo di Reggio Calabria dove vengono visti ogni anno da poche centinaia di migliaia di persone. Sinceramente come si può ritenere sbagliata una riflessione come questa? La si considera tale solo perchè è Sgarbi a farla? Davvero la qualità dei politici della sinistra è scaduta così tanto? E poi la chiosa finale “la Calabria è stanca di parole e promesse vuote” rivolta al paese intero che fà piangere più che ridere come se non fosse il paese intero ad essere stanco di come (senza voler generalizzare) invece siano state sprecate e disperse da regioni come la Calabria una tale quantità di risorse che avrebbero potuto trasformare il sud nella parte migliore di questo paese e che invece hanno – con la compiacenza e/o l’ignavia dei cittadini di quelle regioni – alimentato prevalentemente le tasche di pochi notabi, ttra l’altro non di rado anche collusi con organizzazioni criminali.

  • Antonio

    forse c.f. non ha letto tutte le dichiarazioni di Sgarbi…ma ha detto proprio così..

  • c.f.

    Lungi da me ogni difesa della “persona” di Sgarbi (che ripeto non mi piace e le cui idee, in generale, non condivido).
    Tuttavia le cose stanno come ho sotto riportato, dato che l’intervista rilasciata è quella a Repubblca e gli altri articoli (che ho appena consulatto in rete) sono commenti e/o estratti a quell’intervista.
    Ed anche se Sgarbi in qualche ulteriore intervista avesse calcato la mano (dato il personaggio non è da escludersi, anche se è abbastanza intelligente da evitare affermazioni che siano oggetto di querela) il succo della questione non cambia e considerare come fà Speranza un “tentativo di furto” ed un “depredamento” ulteriore del SUd l’eventualità di far esporre i Bronzi di Riace anche in altre sedi e località conferma – purtroppo – le critiche mosse da Sgarbi ed il mio giudizio sulla qualità politica che evidentemente a sinistra comincia a scarseggiare.