Sei in: Home › Attualità › Notizie › TTIP/CETA, Marcon: il ministro Calende non convince. Due trattati segreti e pericolosi. Il Parlamento ha diritto a discuterne
Mercoledì, 15 giugno 2016

TTIP/CETA, Marcon: il ministro Calende non convince. Due trattati segreti e pericolosi. Il Parlamento ha diritto a discuterne

ttip2

«Il ministro Calenda non ci ha convinto, rimaniamo convinti che il TTIP sia un trattato che non conviene al nostro Paese. Il Trattoto Europa Usa è sbagliato perché danneggia i cittadini e i consumatori, mette a repentaglio gli standard alimentari e sanitari e la protezione dei lavoratori. Il ministro oggi ci ha fornito informazioni vaghe, falsamente rassicuranti, e un po’ trionfalistiche. Calenda di giorno fa il Robin Hood contro la Consob e di notte si trasforma in una sorta di sceriffo di Nottingham che vuole impedire ai Parlamenti degli Stati membri dell’Ue di discutere e ratificare gli accordi internazionali».

Lo afferma in Aula a Montecitorio il deputato di Sinistra Italiana Giulio Marcon, primo deputato italiano a visionare le carte del trattato, nel corso dell’informativa urgente del Governo relativa al negoziato tra l’Unione europea e gli Stati Uniti sull’accordo di partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti.

«Il governo, prosegue Marcon, ci ha gentilmente concesso di visionare i documenti del TTIP presso il Mise: 800 pagine in inglese sotto il controllo poliziesco dei funzionari del Ministero. Deputati trattati come scolaretti ad un concorso. Però in quell’ora abbiamo trovato conferma di tutte le nostre preoccupazioni. Il governo ascolti la richiesta dei Presidenti dei Parlamenti nazionali di poter discutere e di votare prima della firma dei tratti TTIP e Ceta, impegni il nostro Paese, come hanno già fatto altri paesi come la Francia, a difendere gli standard europei e la sicurezza dei prodotti, si opponga al ricorso di un arbitrato privato con le imprese, e si attivi per garantire una vera trasparenza sui trattati con l’apertura delle sale lettura, oggi ad uso solo dei parlamentari, anche ai rappresentanti delle categorie economiche, sociali e sindacali. Questi i passi necessari per trasformare un accordo sbagliato e super segreto», conclude Marcon.

Commenti