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Venerdì, 14 marzo 2014

Ucraina, Sel: unica via per soluzione è quella diplomatica

Russia_Crimea_protest

«Sel ha depositato una mozione parlamentare sulla crisi ucraina con la quale chiede un voto del Parlamento affinchè siano esperiti tutti i tentativi per una via diplomatica alla soluzione del conflitto. Per Kiev va pensata una soluzione sul modello finlandese, garantendole neutralità strategica e funzione di doppia partnership tra est e ovest».  Lo afferma il responsabile Esteri della segreteria nazionale di Sel on. Arturo Scotto.

Sinistra Ecologia Libertà considera prioritaria una soluzione multilaterale che riapra un canale di collegamento tra Mosca e Kiev. In questo quadro l’Europa gioca un ruolo fondamentale se unita e se prende nelle mani la bandiera della de-escalation del conflitto e del disarmo.

«L’azione dell’Unione Europea ha evidenziato, fin qui, evidenti limiti nell’offrire condizioni sufficienti di aiuti economici e commerciali all’Ucraina, capaci di favorire un processo d’integrazione e disarmando le resistenze del governo in carica. E’ necessaria, continua l’esponente di Sel, un’azione che tolga la Russia dal “complesso dell’accerchiamento” e che, al tempo stesso, crei le basi per un’Unione europea politica e più libera dalle pressioni degli Stati Uniti sul Continente.  Il mondo, prosegue l’on. Scotto, rischia che si alzi una nuova cortina di ferro, dove la corsa al riarmo può innescare una deriva pericolosa e letale. Bisogna evitare questa follia e lavorare per una de-escalation immediata del conflitto in Crimea. La nostra preoccupazione è forte rispetto ai rischi di un’escalation militare che può portare il mondo sull’orlo di una nuova guerra fredda.  Nessuno può immaginare di mettere in discussione l’integrità territoriale dell’Ucraina, il cui futuro democratico è nelle mani esclusivamente dei suoi cittadini. E’ necessaria, conclude l’on. Scotto, una mediazione ad altissimo livello che coinvolga innanzitutto le Nazioni Unite».

 

Commenti

  • alberto ferrari

    Due osservazioni: il Kosovo o Cossovo, è un territorio amministrato dall’ONU che ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008 ed è subito stato riconosciuto dal governo USA. Perché la Crimea, annessa peraltro all’Ucraina nel ’54 da Kruscev, non può fare la stessa cosa? Seconda considerazione: Europa e Russia ( non URSS) hanno tanta storia , cultura letteratura poesia musica scienza in comune, perché dunque non sognare che quanto prima anche la Russia entrerà a far parte dell’Europa? Peraltro sarebbe un formidabile contrappeso, per la pace del continente euroasiatico, rispetto agli altri due colossi rappresentati da Cina e India. Il problema dell’Ucraina riguarda innanzitutto Europa e Russia e non USA . Ci si liberi una volta tanto dalla sudditanza dei poteri economici (petrolio ed armi) delle grandi lobby americane. E l’Europa batta finalmente un colpo per una politica di pace e integrazione in territori che storicamente sono Europa.