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Giovedì, 4 giugno 2015

Vilipendio capo dello Stato, De Cristofaro: l’unica via sarebbe di abrogarlo

Quirinale1

«La nostra Costituzione tutela la libertà di pensiero, di opinione, di espressione e di manifestazione, ma nel codice penale sopravvivono ancora reati che puniscono tale libertà. Conservare la previsione del carcere per un reato come il vilipendio è quanto di più miope si possa immaginare». Lo ha detto in Aula il senatore di Sinistra Ecologia Libertà Peppe De Cristofaro.

«Se il testo entrato in commissione giustizia prevedeva l’abrogazione dell’articolo 278 del codice penale, ci ritroviamo ora in Aula con un testo che non solo non sopprime il reato, ma lo sanziona con una multa da 5.000 a 20.000, con la previsione del carcere fino a due anni se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato»

«Considerato che il sistema penitenziario italiano è tutt’altro che idoneo a rispondere all’esigenza di rieducazione del condannato e a quella di tutela della collettività, la detenzione pertanto non può essere la risposta dello Stato nei confronti di ogni tipo di reato: il ricorso alla pena detentiva deve costituire un’extrema ratio riservata ai reati che creano maggiore allarme sociale, alle condotte che creano effettivi e concreti danni alla collettività o ai singoli. Per tutte queste ragioni secondo SEL – ha concluso De Cristofaro – l’unica via da percorrere non può che essere quella dell’abrogazione dell’articolo 278 del codice penale, al fine di consentire la libera manifestazione del pensiero ed il diritto alla critica anche politica».

 

Commenti

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Peraltro, nell’era del “politically correct” ipocrita e benpensante, andrà a finire che qualsiasi critica più colorita delle altre rischierà una bella querela per vilipendio. E, per quanto riguarda per esempio il presidente appena dimesso, in molti (compresi esponenti di spicco di Sel) l’hanno duramente criticato. Che facciamo, diamo a tutti due anni di carcere per aver contraddettto Re Giorgio? L’Italia è una Repubblica, non una Monarchia!

  • francesco

    Francamente considerare il villipedio un’espressione della libertà di pensiero e di opinione è francamente curioso e palesa un modo distorto di interpretare la nostra carta costituzionale.
    Se è positivo, molto positivo, abrogare l’art. 278 del Codice penale (che attualmente recita: Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque ann) e riformularlo nella versione proposta, francamente trovo davvero discutibile che si possa solo immaginare che in alcun modo debba essere punito il villipedio al Capo dello Stato che, costituzionalmente (visto che SEL è così attenta alla sua difesa), rappresenta lo Stato Italiano, cioè tutti NOI. La pena detentiva fino ai due anni di carcere è circoscritta ai casi in cui si accusa ingiustamente (senza alcuna prova tangibile della veridicità di quanto viene affermato, questo è il villepedio se qualcuno – come mi sembra – non lo ha ancora compreso) di un fatto compiuto il Capo dello Stato. Una pena che mi sembra sinceramente molto equilibrata tranne per chi pensa che si possa accusare il Presidente della Repubblica di aver commesso un reato specifico inesistente (tipo aver ucciso qualcuno o aver ordito un colpo di stato con qualcuno ed in una determinata data; a questo equivale l’attribuzione di un fatto determinato indicata dalla proposta in discussione, mentre il sostenere genericamente che il Capo dello Stato possa essere un golpista non rientra in questa fattispecie ma nel villipedio generico per il quale si prevede solo una sanzione pecuniaria) e considerarlo una mera “opinione politica” o “libertà di pensiero”. Questo purtroppo è il limite di una parte della sinistra: credere che la libertà sia un diritto che non contempli doveri (ovvero limiti sociali ai quali attenerci), come se il posseso di qualcosa, qualsiasi cosa (financo un diritto) sia dovuto a prescindere da tutto e non il frutto di comportamenti virtuosi.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Respingo al mittente le accuse di volere diritti senza doveri, si vede che non mi conosci perché non è proprio il mio stile. Nel merito, mi sembri tu che hai una concezione distorta della Repubblica e della Costituzione, nonché del concetto stesso di vilipendio. Il vilipendio non è un’accusa ingiusta verso qualcuno, quella si chiama calunnia o diffamazione a seconda dei casi, il vilipendio, recita Wikipedia, è una “manifestazione di disprezzo verbale rivolta a determinati soggetti”.
    Già dalla definizione si capisce che è un reato medievale. Non si parla neanche d’insulto, perché devo essere punito se ho disprezzo per qualcuno? E poi perché è punito solo se “rivolto a determinati soggetti”? Ci sono cittadini di serie A e di serie B? Non c’è traccia del vilipendio nella Costituzione, che dici di conoscere bene, prova a controllare.
    Nelle monarchie se si offende il re si rischia la galera, nelle repubbliche questo non dovrebbe succedere. Per il resto, se è vero che la carica del presidente dovrebbe rappresentarci tutti, rifiuto categoricamente l’idea che lo specifico presidente in carica debba rappresentarmi per forza. Lo schifoso Giorgio Napolitano (e sottolineo schifoso, chissà che fra poco non si inventino il vilipendio per i presidenti emeriti) è stato secondo me il peggiore presidente della storia d’Italia, e non mi rappresenta per niente, anzi, rappresenta ciò che più aborro, il cavallo di Troia nella sinistra prima (una sorta di Renzi ante litteram) e poi, da presidente, un pretino destrorso sempre pronto ad impicciarsi di ciò che non gli compete, tutto contento delle larghe intese fra PD e Berlusconi. Ripeto, rifiuto categoricamente l’idea di non poterlo “disprezzare verbalmente”, mi fa schifo, lo disprezzo eccome.
    Divertente, infine, la tua definizione dei diritti, non dati a prescindere ma da meritare tramite non meglio specificati “comportamenti virtuosi”. Ne viene logicamente che i bambini non dovrebbero avere alcun diritto, tanto per cominciare, e nemmeno tutti quelli che secondo te non hanno “comportamenti virtuosi” (tipo non offendere il re?).

  • massimo gaspari

    carrara. zubbani sindaco socialista

    ad esempio oggi: m’hanno sabotato l’auto.
    probabilmente i mafiosi che son di posta alla passeggiata del porto han notato che non l’avevo chiusa.
    andando a piedi a prendere mia figlia a scuola sono passato fuori dal bar il giardino. una concessione comunale nei giardini pubblici del parco pucciarelli a quel fascio di franzoni (anche caffaz di forza italia ha avuto la sua al semaforo della chiesa di marina dove don ezio gia’ parroco della decima mas a spezia esercita impunemente). anche a lui il baretto c’han dato. quella e’ gente che i rom ad esempio li ammazza proprio. sono i peggio. sull’uscio all’andata c’era uno dei suoi. solito frocio palestrato. mi son messo la mano al lobo dell’orecchio. ha dato l’allarme e al ritorno c’era il franzoni con due borghesi

  • francesco

    ma che re e re siamo seri, non offendere è un comportamento civile e sicuramente virtuoso. Qui non centra niente la libertà di pensiero ma il comportamento sociale.
    Quello che non riesci a capire è che offendere il Presidente della Repubblica, cioè un ruolo istituzionale, è offendere i cittadini che questi rappresenta. Dare dello “schifoso” al Presidente della Repubblica (che è una carica elettiva e pro-tempore e dunque con il diritto naturale dei re non c’entra proprio niente) è o0ffendere me, tutti i cittadini italiani e dunque anche tu stesso. ma forse è troppo complictao come concetto da comprendere. Contento tu.

  • francesco

    tra l’altro la cosa più assurda è che questa alzata di scudi la stiamo facendo (SEL intendo e non solo tu) sulla proposta di ridimensionamento delle pene previste per tale reato. Magari saranno riduzioni insufficienti (anche se l’abolizione tout-court è un’assurdo per i motivi già spiegati sopra) ma sempre di riduzione si tratta non di inasprimento. Eppure con la ormulazioen attuale della pena – quella che il PD si sta adoperando x ridurre – abbiamo governato NOI il paese senza cambiarla, con ministri e sottosegretari che guidavano il paese ed allora nessuno di noi si stracciava le vesti, certo considerava sbagliata e da riformare quella formulazione ma giustificavamo senza problemi che non fosse fatta. Ma oggi è renzi a proporla ed allora si apre il fuco di fila perchè siamo contro Renzi (anch’io sono decisamente contrario a Renzi, anche se gli riconsco il merito di aver dato una scossa al centro-sinistra) e non per questione di merito. Siamo (anche) noi gli ipocriti, lo sei tu e lo è soprattutto il buon Beppe De Cristoforo. Abbiamo almeno il coraggio di ammetterlo.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ancora con questi “cittadini che questi rappresenta”. Non rappresenta proprio un fico secco. Mi rappresenta solo chi ho votato, punto. Sel mi rappresenta, il Governo non mi rappresenta, e neanche un presidente della Repubblica non eletto da me. Sei tu che non comprendi questo semplice fatto, altro che dare dell’idiota a me.
    Su tutto il resto che ho scritto (definizione di vilipendio, assurdità dei diritti conseguenza di comportamenti virtuosi) vedo che non hai nulla da controbattere.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Ipocrita forse sarai tu, che ti dici di Sel e sei sempre in ballo a difendere Renzi e il suo merdoso PD.
    E’ davvero ridicolo il fatto che continui a dare giudizi personali su di me senza conoscermi, ma non ne azzecchi una, visto che ho tanti difetti ma fra questi di sicuro né la stupidità, né l’ipocrisia.

  • francesco

    ma se fino a ieri eri alleato a quello che definisci “merdoso” partito, anzi i diverse regioni, vedi Puglia ed Umbria, ed in tanti comuni lo sei ancora.
    Non solo fino a poco più di 9-10 mesi fà SEL teorizzava di “fondersi” in quella che tu definisci merda. E sempre con questi supposti “merdosi” ci siamo coalizzati alle ultime elezioni nazionali e non ho letto nessun tuo commento a suo tempo che li definiva tali. Si può non condividere le politiche di Renzi (io non le condivido in molti casi ed i miei interventi non difendono Renzi o il PD ma mettono in luce le nostre incoerenze che sono la principale ragione della continua emoragia di voti che subiamo sempre più costantemente) ma vedi il PD di ieri è abbastanza simile a quello di oggi, ci sono ceramente alcune differenze (alcune in meglio, secondo me, moltre altre in peggio) ma l’orizzonte politico è più o meno lo stesso (anzi è con Renzi, guarda caso, che il PD ha aderito al PSE) solo che siccome Renzi non ci piace (e soprattutto non piace alla nostra classe dirigente che nonr iesce ad “inciucciarci” altrettanto bene come faceva con Bersani e Dalema) adesso il PD è diventato “merdoso” e tanto altro (gli epiteti mi sembra si stiano sprecando). Io non ti giudico e se ho dato quest’impressione mi scuso con te, giudico le tue singole affermazioni o le affermazioni contenute negli articoli ed il mio giudizio (Tutt’altro che divino, al più di-vino dato che, pur essendo tutt’altro che alcolizzato, ho una certa predilezione per il nettare di Bacco), resta il fatto che siamo noi ad essere incoerenti con noi stessi e questa incoerenza c’è anche dell’ipocrisia. Ci piaccia o meno è così e più ci indignamo facendo le “vergini offese” e più, magari involontariamnete, ci facciamo del male. Questo il senso dei miei interventi, anche provocatori talvola: smettiamola con questo autolesionismo. Perchè se davvero il nostro orizzonte politico esclude categoricamente un rapporto con il PD allora a dirlo e sostenerlo deve essere una classe dirigente diversa da quella che fino a ieri (Vendola, Fratoianni, De Cristofaro, Ferrara, Deianna e chi più ne ha ne metta) sosteneva esattamente il contrario. Non è credibile e soprattutto non rende credibile noi, la nostra buona fede (che evidentemente non c’è o c’è a giorni alterni) e le l’onestà delle nostre intenzioni.

  • http://detestor.blog.com/ Detestor

    Beh, distinguiamo. Io voto Sel e mi sento rappresentato in parlamento da Sel, ma non SONO Sel. Le opinioni che esprimo sono esclusivamente le mie e non rappresentano in alcun modo Sel o qualsiasi altro gruppo. Quindi gli epiteti ecc. sono miei ed esculsivamente miei.
    Detto questo, entro nel merito (prendendo atto che il discorso è passato dal vilipendio, sul quale evidentemente riconosci il tuo errore di interpretazione, al rapporto col PD): il PD col quale ci siamo alleati alle politiche di due anni fa era un altro PD, non prendiamoci in giro. Non mi rappresentava neanche allora, ma lo consideravo un interlocutore con cui si poteva parlare e, magari con alcune difficoltà, condividere un programma. Ma quel PD non c’è più, Renzi e i suoi ne hanno preso palesemente possesso, mi sembra parecchio evidente. E quindi è normale che io adesso lo critichi e lo disprezzi, non vedo ipocrisia in questo. Per quanto riguarda le alleanze nei territori, questo si é poco coerente. e infatti l’ho criticato più volte su questo sito. Ma d’altronde, come ti dicevo, le mie idee sono solo le mie, non devono necessariamente collimare completamente con quelle del partito che voto.

    P.S.

    In ogni caso non mi risulta che “fino a poco più di 9-10 mesi fà SEL teorizzava di “fondersi” in quella che tu definisci merda”. L’ho sentito dire, ma non da parte di esponenti di Sel, piuttosto da qualche detrattore che magari si è inventato la storiella per drenare la credibilità del partito. E infatti non c’è stata alcuna fusione. In ogni caso, questo non scalfirebbe le mie idee e la mia coerenza, visto che non sono un tifoso di un particolare simbolo, e un atto del genere significherebbe per me l’immediato cambio del mio voto.

  • francesco

    La proposta di fondersi nel PD era di Vendola (sostenuta da tutto lo stato maggiore; addirittura se ne era già parlato prima delle elezioni politiche del 2013 ma fu Bersani a chiedere a SEL di rinviare a dopo le elezioni perchè convinto che i due simboli distinti avrebbero raccolto più voti rispetto a presentarsi con il solo simbolo del PD).
    Tu puoi pensare che il PD ante Renzi fosse altro, ma personalmente non condivido affatto la tua opinione (che ovviamente rispetto). Certo a parole si mostrava/appariva più legata ad un’impostazione classica di sinistra, usava un linguaggio più vicino a quello della sinistra dello scorso secolo ma Bersani sosteneva il governo Monti appoggiando e condividendo le sue scelte (che poi per una questione di opportunità preferisse che a farle fosse un Premier non PD era solo una questione di opportunità politica e non di differenza di vedute).
    A riprova di quanto dico bastano due singoli dati.
    1) il vice e braccio destro (il braccio operativo per intendersi) di Bersani era Enrico Letta, quello del “pizzino” a Monti nel giorno dell’insediamneto in parlamento del suo governo con il quale si offriva di dare tutto l’appoggio (appoggio che Letta esprimeva in nome e per conto di Bersani, senza esporlo direttamente, come fà ogni braccio destro che si rispetti).
    2) Il padrino di Bersani (ovvero quello che si muoveva da dietro le quinte usandolo) era Dalema, non credo occorra dilungarmi oltre.
    Renzi (che anche ame non piace) è estraneo alla “ditta” tutta ed a scalato il partito senza l’appoggio di maggiorenti di lunga data a cui dover poi sottostare. Ripeto non mi piace ma non è un “pupazzo” della vecchia guardia (quella che ha fatto i veri danni parlando si bene ma razzolando davvero molto male).

    ps. Anch’io sono solo un elettore di SEL e quindi le mie sono, esattamente come le tue, semplici opinioni personali.

    pss. ho cambiato argomento perchè mi sembrava che avevamo detto tutto ciò che era da dire – con punti divista diversi – sulla quetsione in se del vilipedio mentre mi sembrava ci fosse ancora da dire, che valesse la pena affrontare, anche come quetsa si relaziona più in generale all’atteggiamneto di SEL che io reputo schizzofrenico.

    Saluti